.. Ennio Ceccarini alcun bisogno di minacciare e neppure di temere che pressioni america11e (tentate senz'altro) potessero caffibiare le istruzioni della Farnesina al nostro delegato e spingerlo a trasformare (come avrebbe dovuto, e lo spiegheremo, per mille motivi) in voto contrario t1na benevola astensione sulla mozione degli afroasiatici. L'Italia fa da tempo nel Mediterraneo una politica che viene notevolmente incontro alle ragioni dei paesi arabi e dunque, oggettivamente, a favore dello spostamento ulteriore dell'equilibrio politico n.ella regione, già compromesso dalla penetrazione sovietica. L'originalità ormai non è neppur questa, be11:sìche si svolga tale politica fingendo di svolgere una funzione indispensabile per l'Occidente (mantenere « agganciato » il mondo arabo) e facendosi comunque garantire - a scanso di rischi e imprevisti - dalla VI flotta americana. Malgrado questo ruolo di protezione, infatti, gli americani non hanno, a quanto pare, molto modo di farsi ascoltare dall'Italia, come già ieri dalla Francia e, domani forse, dalla Germania. L'« im~ perialismo » americano è veramente µna favola da ragazzi e il voto del 4 novembre all'ONU lo ha ribadito una volta di più. L'Occi-· dente in genere e l'Europa democratica in particolare ·sono apparsi scompaginati, rifluenti da posizioni di logica da grande blocco verso singole posizioni di politica da piccola potenza. Questo fattore, unito alla inevitabile proliferazione di nuovi IJaesi presenti e votanti all'ONU, tutti o quasi in rapprese-ntanza del mondo excoloniale, ha dato agli egiziani e ai sovietici la possibilità di riportare una clamorosa vittoria politica sugli Stati Uniti .e su Israele. La Farnesina ha diramato, con nota ufficiosa, la propria difesa dalle accuse (avanzate soprattutto dai repubblicani e dai socialdemocratici, ma anche da grandi orga11i di stampa indipendente e da illustri figure del mondo politico-intellettuale: Luigi Salvatorelli sulla « Stampa » di Torino, ad esempio) rivolte all'astensione ita-· liana sulla risoluzione degli afroasiatici. In succinto, ecco i punti su cui si articola questa difesa: a) l'astensione italiana non ha contribuito a far vincere la mozione afroasiatica; i « due terzi» non occorrevano; la maggioranza semplice era già acquisita 1 ; b) non abbiamo votato a favore perché 1 La n1ozione afroasiatica è stata votata da 57 paesi (Afghanistan, Bulgaria, Birmania, Burundi, Bielorussia, Camerun, Ceylon, Cile, Cina nazionalista, Cipro, Congo, Kinshasa, Spagna, Etiopia, Francia, Gabon, Ga1nbia, Ghana, Grecia, Guinea equatoriale, Alto Volta, Ungheria, India, Indonesia, Iran, Giappone, Giordania, Kenia, 8 l. Bibli.otecagi-nobianco
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