Nord e Sud - anno XVII - n. 130 - ottobre 1970

Ugo Leone cali non depurati, dànno il loro modesto ma tangibile contributo al deterioramente della situazione del Tevere che, specialmente in prossimità di Roma, raggit1nge p·unte di inquin~mento che è poco definire eccezionali. Non sono da meno, d'altra parte, gli altri corsi d'acqua del Lazio, fra cui di particolare rilievo il Sacco, la cui co,ntaminazione è in progressivo, costante aumento. Nell'Italia meridionale e insulare la situazione è decisamente diversa. Ma c'è poco da compiacersi: qt1esto1 stato di cose, infatti, è il risultato della scarsezza sia di corsi d'acqua, sia di industrie, e quindi i pochi fiumi esistenti sono contaminati da scarichi di natura essenzialmente domestica. I laghi. - Per quanto riguarda i laghi, abbiamo già detto che il loro inquinamento è ancora più grave di quello dei fit1mi a causa del lento ricambio delle acque lacustri. La cosa poi è tanto pii.1grave in un paese come l'Italia che possiede, fra gli altri, laghi vasti e splendidi come quelli prealpini e in cui assistiamo al parado 1sso dell'inquinamento dei laghi naturali da una parte e della spesa di ingenti somme per costruirne di artificiali dove mancano. Il caso ·del Lago di Tovel, nel Trentino, è uno dei più noti. Questo piccolo· lago aveva la particolare caratteristica di diventare rosso in certi periodi dell'anno, a causa della presenza di una micro 1 scopica alga che accumulava pigmenti rossi. Oggi anche questo fenomeno è catalogabile nei « c'era una volta »; infatti a causa dello scarico delle fogne il Tovel non diventa più rosso. Ma questo, date le dimensioni del lago, potrebbe essere definito un caso pittoresco (anche se il pittoresco significa turismo e t1 urismo significa ricchezza). Il guaio• è che nella stessa categoria, quella cioè dei « c'era una volta », possia·mo cominciare a classificare il Garda, il lago di Como, il l\1aggio•re, l'Orta, l'Iseo, il lago di Varese e tutti quelli della Brianza. Il lago di Como (la cui bellezza fece annotare a J. G. Kohl nel suo taccuino di viaggio: « il lago di Con10 -non deve mancare in Paradiso, essen·do impossibile che esista al mondo un lago che lo avanzi in bellezze naturali ») presenta un paesaggio ormai co,mpletamente « umanizzato » cioè, senza dop1 pi sensi, info1 gnato nelle sue acque. La situazione è la stessa per gli altri laghi che abbiamo sommariamente passato in rassegna in precedenza. Il Lago Ma,ggiore, tanto per fare un altro esempio, riceve dalle 600.000 persone che ne popolano il bacino, una quanti 1 tà di rifiuti organici contenente oltre 1000 tonnellate di azoto e circa 500 di fosforo. 84 Bibiiotecag inobianco

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