.. Argomenti fra quelle di superficie, e la cui utilizzazione è strettamente legata allo sviluppo delle tecniche di dissalazione. Le risorse idriche su•perficiali (acque marine comprese) sono quelle che vengo1no sempre più comprom.esse dall'estendersi dell'inquinaJI?.,ento,; così che la loro· utilizzazione diventa sempre più pro1 blematica, richiedendo un difficile e costoso trattamento, di depurazione che talo,ra non riesce nep,pure a dare la garanzia della potabilità al cento, per cento. Già la situazione di partenza non è delle più favorevoli: mentre gli oceani, i lag·hi salati e i mari interni rap,presentano o,ltre il 97% delle acque esistenti sulla terra, le acque dolci superficiali e sotterranee, costituiscono meno dell'l % e il restante 2% circa è costituito· da ghiacciai e calotte polari. Comunque, pur costituendo una così scarsa p·ercentuale dell'acqua esistente sul pianeta, l'acqua dolce è stata sempre considerata una risorsa naturale, un bene di tutti. Oggi non è più così; anche l'acqua è da considerare un bene econom~co ;e in quanto tale h·a un suo costo. Ciò soprattutto per il costante aumento della popolazione, per il continuo aumento dei bisogni di ordine industriale e agricolo, e, di conseguenza, per la crescente • percentuale del grado di in,quinamento. Inquinamento che compromette anche le vene sotterranee, la cui utilizzazione è oggi notevolmente subordinata alla lotta contro la loro contaminazione. Si sa che le acque superficiali sono· alimentate dalle precipitazioni atmosferiche. Una volta cadute sulla terra .. queste acque in parte eva-porano, in parte scorrono i,n _superficie, i11 parte, ancora, penetrano nel terreno. Queste ultime alimentano le falde acquifere sotterranee che secondo l'idrologo statunitense Raymo·nd L. Noce, ammonterebbero a circa 400 milio1 ni di metri cubi di acqua, in buona parte, per altro-, no11 a11cora localizzata e sfruttata. Questa scarsa disponibilità di acqua in assoluto dovrebbe costituire un preciso obbligo a predisporrie immediatamente (e si è già in ritardo tutte le misure indispensabili alla co11servazione dell'acqua sia sotto il profilo quantitativo, sia sotto quello qualitativo. Oggi tutti i p.aesi maggiormente industrializzati sono « affetti » da inquinamento. E lo sono non solò a causa degli scaricl1i industriali, ma anche perché l'indusitrializzazione, sem,pre più strettamente legata all'urbanizzazione, pro·voca la fo1 rmazione •di grossi agglomerati urbani i cui abitanti scarican·o rifiuti non meno pericolosi, i cui danni finiscono, appunto, col sommarsi a quelli p·rovocati dalle industrie. D'altra parte, l'inquinamento no11 è un ·fenomeno unico e con caratteristiche costanti. A.J contrario, le cause e gli effetti dell'inquinamento 75 , ibi iotecag i nobianco
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