.... Guido Compagna meno lungo per l'acquisizione di pareri di corpi speciali e per le necessarie . intese tra i partiti. Sono ancora queste più importanti leggi che, dopo la presentazione, comportano in genere un esa1ne molto più lungo sia per l'esten- . sione e ricchezza della materia, sia perché, toccando una pluralità di interessi, eccitano una molteplicità di resistenze e di proposte di correzioni, limitazioni, ampliamenti. È dunque - conolude la relazione La Malfa - nella natura stessa di tali procedimenti che il loro esame parlamentare sia più prolungato, comportando anche maggio1ri responsabilità: 1na per ciò stesso diviene maggiore il rischio che la loro approvazione finale non riesca a perfezionarsi entro i limiti della legislatura, oppure che vi riesca solo sotto uno stimolo: di urgenza che impone di sacrificare in modo drastico istanze pur legittime di miglioramento ». L'attuale no,rmativa, tuttavia, porta alla dissennata corsa alle « leggine », che è caratteristica di ogni finale di legislatura; e questa corsa ha per conseguenza oneri non lievi per il bilancio statale: conseguenza dep1recabile soprattutto perché danneggia le esigenze della programmazione. Per le lo,ro esigenze propagandistiche ed elettorali i singoli parlamentari si valgono, per sollecitare, e spesso ottenere, un'immediata e non pon·derata appro-vazio 1 ne delle pro1 prie pro-poste di legge, del fatto che, in virtì1 della indiscriminata decadenza legislativa, il loro progetto difficilmente vedreb-be la luce, anche se ripresentato, all'inizio della nuova legi,slatura. È cl1iaro quindi che un'innovazione nel senso previsto dalle pro,po,ste di modifica del Rego1 lamento delle Camerie spunterebbe quest'arma nelle mani· dei singo1 li parlame11tari, in quanto le Camere sarebbero impegnate, anche e soprattutto, alla fine della legislatura, a portare avanti le leggi di gra11de interesse nazionale. Co1 n il progetto di Nuovo- Regolamento presentato alla Presidenza delle Camere il 10 luglio 1970 vien·e introdotta una limitata co1 ntinuità legislativa. La Gim1ta -del Rego1lamento, pur introducendo questa inno,vazione, lo fa co1 n cautela, tenendo ben presenti tutti i rischi che da essa possono derivare. E vorremmo qui accentuare problematicamente la nostra posizione rispetto agli effetti della fine della legislatura sui procedimenti legislativi pendenti, soprattutto alla luce degli avvenimenti che hanno portato ad un'incredibile successione di crisi governative nel corso dei pri1ni due anni della V Legislatura. La riforma di cui ci occupiamo rappresenta un'arma a doppio taglio per la stabilità e l'efficienza delle istituzioni legislative. Pur no,n pregiudicando il . diritto di iniziativa delle opp.osizioni, la continuità legislativa deve essere uno strumento della maggioranza per governare con più sicurezza ed omogeneità: venendo meno le ragioni dell'ostruzionismo della minoranza (in quanto, come dicevamo, non interessa tanto ritardare una riforma, quanto· affossarla per sempre co.n la fine della legislatura), la maggioranza perde un comodo alibi per nascondere il proprio immobilismo e deve quindi dimostrare tutta la sua volontà politica e ·forza di coesione interna. Ma che cosa accadrebbe se la maggioranza non fosse in grado di presentarsi compatta 62 Bibiiotecaginobianco
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