Nord e Sud - anno XVII - n. 130 - ottobre 1970

Giulio Picciotti biamo de,finito la caratteristica confessionale del partito di Labor. Abbiamo visto come il MP'L non possa contare che sui cattolici delle ACLI e come lo stesso Labor veda il suo movimento come il luogo di confluenza della diaspora a sinistra degli elettori democristiani. Il momento della saldatura « confessionale » sono appunto le ACLI, ed è tanto importa11te che del MPL si potrebbe anche non parlare; cioè il MPL non avrebbe alcun senso né sul piano ponderale delle forze, né su quello della dislocazione delle forze politiche effettive, se il nuovo partito non muovesse dall'identificazione programmatica con le ACLI, ossia con un movimento che mantie11e legami, anche istituzionali, con la Chiesa, e che ha l'appoggio di una parte della gerarchia cattolica. Ora ;è ben noto che il problema dei rapporti tra le ACLI e la Conferenza episcopale italiana è tutt'altro che risolto 8 • Ne abbiamo avute anche recenti conferme. C'è l'episodio, indicativo, dell'atteggiamento delle ACLI sul divorzio. Il 9 dicembre 1969 le ACLI avevano approvato un documento in cui si prendeva atto del voto della Camera nel rispetto della logica democratica. Nello stesso tempo si ribadiva la fedeltà ai valori religiosi dell'indissolubilità della famiglia e ci si limitava a sottolineare l'opportunità di un'azione di orientamento in questo senso dei lavoratori. Poi ci. ft1 la richiesta della CEI a tutte le organizzazioni cattoliche di sottoscrivere una dichiarazione antidivorzista, e le ACLI aderirono. Un altro episodio riguarda la riconferma dell'Assistente ecclesiastico delle ACL.I, nella persona di Mons. Pagani, decisa dalla Conferenza episcopale e com.unicata allo ste.sso con una lettera in cui si richiamano i compiti di vigilan.za sanciti dallo Statuto delle ACLI. Ma la conferma maggiore è venuta dallo stesso Gabaglio, che nella relazione a Vallombrosa ha dedicato larghissimo spazio al tema « Coscienza cristiana e società alternativa », per dimostrare che la « scelta socialista » non solo non contrasta con la dottrina cattolica più recent~, ma anzi nella « Popitloru1n Progressio » vi sarebbe << la condanna del capitalismo (manchesteriano) ». Gabaglio ammette che « la Enciclica non estende qitesta condanna al capita., lismo moderno nel suo complesso. Ma a noi - aggiunge - appare· lecita una deduzione estensfva, tratta da e basata sull'esperienza: anche il neo-capitalismo, il capitalisnio moderno post-manchesteriano, non sa infatti prescindere, non può prescindere, dalla consi8 Sulle ACLI, dal Congresso di Torino in poi: GIULIO PICCIOTTI, Le ACL/ contro la DC, « Nord e Sud», luglio 1969; Le ACL! in parcheggio, « Nord e Sud», marzo 1970; Le quattro domande del Cardinale Poma, « Nord e Sud», aprile 1970. 48 Bibiiotecaginobianco

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