Nord e Sud - anno XVII - n. 130 - ottobre 1970

Il secondo partito cattolico 4) Sindacato. L'azione del sindacato deve essere indirizzata alla « contestazione sociale » e avere uno « sbocco politico ». « Le battaglie per operazioni redistribittive del reddito nazionale sono tali da non comportare alci,1,na effettiva dislocazio11e al potere economico e quindi da 11011turbare se 110n 111argi11al1nentegli equilibri politici, cioè non servono o non bastano ». Quanto alla programmazione economica « il mi11istero del Bilancio è 11,natipica sovrastruttura di mediazione politica passiva rispetto alle autonome decisioni economiche assunte da gruppi in·zprenclitoriali ». Pertanto, « la contestazione dei si11dacati a queste decisioni pitò avere un significato politico solo se esiste là dove le decisioni vengono prese ( cioè all'interno del sistema produttivo, n.d.r.); essa non ha senso se espressa 1Jerbalme11te al livello degli organi di programmazione ». Ciò comporta, ad esempio, sul problema dell'occupazione « la mobilitazione politica del sottoproletariato disocc1✓tpato, soprattutto , nei grandi centri urbani del Sud (Roma, Napoli, Palermo) ». Il Sindacato ha rilevato « una sostanziale ambivalenza, come istituzione stabilizzatrice e ad un tempo come espressio11e di una contestazione ininterrotta ... perciò occorre non chiildere l'attività sindacale nell'economicisnzo e dare invece ad essa e alle sue lotte un respiro politico, in primo luogo attraverso la costante sollecitazione creativa delle 1nasse ... Ma se il sindacato può determinare questi effetti assai difficilmente può gestirli politicamente. A questo punto si pone ine11itabiln1ente, tanto più in llna prospettiva di unificazione, il proble1na dello sbocco politico e della valutazione degli attuali schieramenti » (25 tesi). « Le lotte dell'autz✓n1no e qitelle delle riforn1e non s0110 valse a far uscire il A1ovime11to opercLio dalla spirale della razionalizzazione per porlo nella prospettiva di una alter11ativa al sisten1a » per cui è « necessario e itrgente reirapostare i11 tern1ini più organici e più incisivi l'in1peg110 della classe operaia e dei si,oi alleati ». Occorre. perciò « portare ai s1,1oisbocchi logici le tendenze a superare una interpretazione ai,1,tarchica e astensionista dell'autonomia sindacale, ponendo il proble1na vitale di urz ntlovo rapporto co11 le forze politiche », senza che ciò, si aggiunge - per precorrere motivate obiezioni di un nuovo e di,rerso collateralismo sindacale - « conduca a n1ettere in discussione i risultati finora raggitlnti in termini di au-: tonomia » ... « Si potrà verificare così la convergenza ideale e politica delle forze che facciano propria la prospettiva del superamento del sistema capitalistico » ( Gabaglio ). 5) Politica internazionale. Viene proposta una « lotta politica 45 Bibliotecaginobi neo -

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