Nord e Sud - anno XVII - n. 130 - ottobre 1970

.. Giulio Picciotti cezione di 1;ita, bisogna aggiitngere la co11lpetenza ». Nel '54 De Ga- . speri moriva in rottura con Pio XII, e attaccato dalla destra non meno che dalla sinistra dc, tanto che si potrebbe parlare freudianamente di « uccisione del padre ». Chi ne veniva a soffrire di più era il « senso dello Stato » nella D1 C 4 • (Purtuttavia non mancano oggi giudizi totalmente disinformati su quel periodo storico, come quello di Andrea Margheri e Pietro Ichi110 in un recente articolo, dedicato alle ACLI, apparso su « Mondo Nuovo » 5 il settimanr le del PSIUP, secondo cui « il senso dello Stato» nello statista dc :1vrebbe rappresentato « in sostanza il senso della necessaria mediazione tra l'intervento politico clericale e gli interessi dello svilitppo capitalistico del Paese », tra « restaurazione capitalistica e la funzione di guida politica e culturale del Vaticano ». Ora, a parte l'inesattezza storica, non si comprende proprio perché l'interesse clericale e quello capitalistico debbano essere considerati, almeno da « l\tlondo Nuovo », antagonistici). La visione dossettiana attingeva a] filone del cattolicesimo che vedeva la « città di Dio » realizzabile sul motivo etico religioso: « Dobbian/zo atzcora confidare » dirà nel '56 Fa11fani (l'ultimo esponente del filone dossettiano) al Congresso di Tre11to della DC, « nel rin11ovamento cristiarzo che rifacendosi a 111oti11ietici p1iò, correggerzdo l'ispirazione n1aterialistica del capitalismo, individualista in occidente, collettivista in oriente, giungere alla sintesi degli obiettivi personalistici e solidaristici i11 u1i'ordinata società ». I mezzi, gli strumenti, le regole, che fanno ta11ta parte del vivere di una democrazia, 110n potevano, nella visione di un .fine tanto elevato, che avere una sorte subordinata, e, i11 definitiva, le formule politiche essere poi co11siderate in qualsiasi mome11to « reversibili ». Ma c'era una cosa in comune tra la visione dossettia11a e quella della « dottrina sociale della Chiesa » dentro cui si trinceravano i « notabili » dc; ed era l'avversione al capitalismo, fonte dei mali dell'epoca moderna, condannato dalle encicliche dei Papi. Naturalmente, per la destra era un problema d.i secondo ordine di fronte alla lotta al comunismo; per la sinistra era prioritario: solo nella lotta al capitalismo si poteva avere un punto di confronto con· il PCI. Così la DC, una volta scomparso De Gasperi, si trovò a muoversi tra queste due tendenze estreme, sulla strada delle effimere 4 GIULIO PICCIOTTI, Il venti settembre e il garantismo vaticano, « Nord e Sud » agosto-settembre 1970. s « Mondo Nuovo» 3 n1aggio 1970. 36 Bibliotec ginobianco

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