Il secondo • partito cattolico di Giulio Picciotti Al di là degli aspetti esteriori, i d11e tentativi effettuati nel dopoguerra per creare un secondo partito di cattolici - il tentativo di Gedda del '52 per un'alleanza a destra e quello di Labor del '70 per un « colloq11io » con il PCI - hanno qualcosa in comune, che vale la pena di analizzare. Non ci riferian10 alle analogie personali tra i due leaders, che pure esistono (entrambi ottimi organizzatori dell'attivismo, entrambi con un seguito tratto da un'organizzazione cattolica a lungo diretta, entrambi con l'appoggio, anche se ponderalmente diverso, di una parte della gerarchia), ma a concordanze più profonde che attingono ad un non nuovo filone cattolico di esasperata avversione per i valori della cultura democratica e liberale e volontà di porre fuori del gioco le forze che hanno rappresentato storicamente la democrazia laica nel nostro paese. Il disegno di Gedda non riuscì. Ricordiamo la pronta denuncia degli accordi che si andavano tessendo operata dai partiti di democrazia laica, la fermezza di De Gasperi, l'esitazione delle destre estreme a ratificare l' « operazione » geddiana. Ma non ci sfugge che « La Civiltà Cattolica» in quell'occasione, con un articolo di padre Messineo, auspicava una « larg·a e profonda riconciliazione » tra tutte le forze anticomuniste (neo fascisti compresi), e puntava ad una politica anticomunista più vicina a quella sostenuta dalle forze da riconciliare « che non a quella espressa nei quattro anni dopo il '48 dai partiti tipicamente centristi » 1 • Cioè, anche allora, v'era una parte della gerarchia favorevole al « salto verso l'estrema » pur di assicurare ai cattolici l'egemonia assoluta. L'accusa rivolta alla D,C era di « far combutta col laicismo al governo » indebolendo il fronte anticomunista. Al Co11gresso di Roina del novembre '52, De Gasperi dovette difendere il ruolo politico della D,C e affern1are che se con l'A.C. « la collaborazione è necessaria... è necessaria tuttavia una netta dis(inzione di responsabilità perché noi siamo portati dalla storia a fare della politica secortdo il regime democratico e bisogna che 1 ALFONSO PRANDI, Chiesa e politica, Il Mulino, 1968. 34 Bibliotecaginobianco
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