La svolta incipiente grado, quindi, di cominciare a condizionare la localizzazione dei nuovi investimenti. In ogni caso, la migliorata condizione dell'apparato produttivo del Mezzogiorno, a parte gli aspetti ancora negativi che essa presenta, soprattutto in termini di occupazione e di reddito, costituisce una ulteriore e fondata ragione per non considerare, gli investimenti da realizzare, come sempre e soltanto affidati alla eventualità di una situazione congiunturale estremamente favorevole. Non si può, insomma, continuare a ritenere la localizzazione meridionale degli investimenti come un risultato aggiuntivo del processo di sviluppo economico, e quindi subordinato all'aleatorio verificarsi, per le imprese, di un insieme di condizioni di particolare favore che non sempre si presentano con la necessaria continuità ed intensità. Con questa concezione si rischia di giustificare anche ciò che non merita di essere giustificato e che magari richiede spiegazioni di ben altro genere. Tanto per fare un esempio, nella Relazione di Bilancio della Cassa per il 1968 si annunciava con1e in via di superamento, il rallentamento intervenuto nel processo di sviluppo a causa della crisi seguita al 1963, rallentamento che, per il naturale sfasamento dovuto ai tempi tecnici per l'entrata in funzione degli impianti ed ai tempi amministrativi occorrenti per definire le pratiche di finanziamento, si era riflesso in modo sensibile nel 1967. Nella Relazione per il 1969 si afferma che l'andamento del processo di sviluppo nell'anno si è chiuso in tono minore rispetto al 1968 perché « in mancanza di una forte congiuntura fayorevole, che assicuri alta domanda di mercato e buone prospettive di reddito, le decisioni di investimento stentano a localizzarsi nel Mezzogiorno in conseguenza dei rischi proporzionalmente maggiori che tali decisioni comportano » ( pag. 166). ; Intanto bisognerebbe cominciare col valutare l'entità effettiva di questi rischi e considerare quelli che deve affrontare la grande impresa e quelli che invece incombono alle iniziative di minori dimensioni. Non si possono valutare alla stessa stregua, ad esempio, i problemi della ristrutturazione aziendale di una piccola industria conserviera e quelli di una grande impresa che operi nel settore meccanico. Sotto il profilo congiunturale esistono situazioni molto diverse tra loro nel campo delle attività industriali: situazioni diverse per ciascun settore e per ciascun tipo di imprese. Quando si accenna alle difficoltà di finanziamento o all'au- .mento dei costi di produzione, vi è da rilevare che questi fenomeni rappresentano realtà ben dif_ferenti per le diverse aziende. Pertanto, più che ammantare questa ricca problematica di una 31 Biblioteca·ginobianco -
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