Nord e Sud - anno XVII - n. 130 - ottobre 1970

Enzo Vellecco graziane produttiva. Pertanto anche i- nuovi investimenti annunciati quest'anno, risalgono, nelle loro motivazioni decisionali, a fenomeni di lungo periodo che caratterizzano l'an4amento dei settori produttivi. Quanto alla loro dislocazione: nel Mezzogiorno è da rilevare che, accanto ad indubbie ragioni di opportunità e di convenienza, che possono essersi rese evidenti attraverso fenomeni di vario genere (dalla congestione alla contestazione), un ruolo essenziale può aver cominciato a giocare il nuovo panorama produttivo che, ormai, anche il Mezzogiorno comincia a presentare. Gli organi di rilevazione e di studio della Confederazione dell'industria hanno recentemente accertato 6 che « tra le tendenze di trasformazione strutturale delineatesi nel periodo 1966-70 nell'eco- . nomia i11dustriale italiana, la manifestazione di maggior rilievo appare l'affermazio11e di un pit1 solido apparato industriale nel Mezzogiorno ». Questa constatazione, sufficientemente documentata, risulta però fortemente limitata e condizionata da talune caratteristiche dell'apparato industriale del Mezzogiorno che, giudicato nel suo complesso, << appare caratterizzato da un più alto rapporto tra capacità produttiva e occupazione», cosa che può attribuirsi al fatto che « accanto ad un tessuto di aziende di piccola dimensione, operanti in settori tradizionali, coesistono, nell'apparato industriale meridionale, varie grosse imprese, agenti in settori. prevalentemente capitai intensive. È noto infatti che il Mezzogiorno difetta di imprese di medie dimensioni, le quali esercitano, invece, un ruolo determinante ai fini dell'assorbimento della occupazione. Non a caso, quindi, la 1naggiore efficienza del sistema industriale meridionale è riscontrabile soprattutto nei settori metallurgico, meccanico, petrolchimico ed in quello della gomma e della carta, tutti settori ad elevato contenuto tecnologico che si sono sviluppati solo di recente nel Sud ». C'è poi un elemento, giustamente posto in rilievo nell'ultima Relazione di Bilancio della Cassa, che è costituito dalla minore incidenza percentuale dei finanziamenti per la creazione di nuovi impianti, sul totale di quelli erogati nel Mezzogiorno. I finanziamenti per nuovi impianti, che rappresentavano nel 1963 fino al 75,4% delle concessioni di credito, hanno cominciato, da alcuni anni, a ridurre il loro peso relativo e hanno assorbito nel '69 soltanto il 58,1 % delle erogazioni. Si tratta di un fenomeno interessante che indica probabilmente l'esistenza di una dotazione di impianti già soggetta a sensibili modificazioni di potenziamento e in 6 cfr.: Centro-nord e Mezzogiorno ecc ..., cit. 30 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==