Enzo Vellecco anche di notevole valore. Ma il carattere, per così dire necessario e indilazionabile, di questo nuovo atteggiamento ci viene proprio dall'analisi dei risultati conseguiti fin'ora nella .industrializzazione del Mezzogiorno. Questo processo è effettivamente cominciato nel 1957 e considerando l'entità e il tipo degli investimenti indt1striali che, a partire da quell'anno, sono stati a tutt'oggi effettuati, si nota che, dopo un avvio piuttosto stentato, questo processo ha cominciato a diventare .più consistente intorno agli anni 1960-61 e ha raggiunto la sua massima intensità nel 1963; ma dal 1964 esso ha preso a registrare un sensibile affievolimento dal quale non si è, in effetti, mai del tutto ripreso. Quanto al tipo degli investimenti effettuati, è noto che essi si sono prevalentemente rivolti alla creazione di alcuni grandi complessi di base nei settori chimico e metallurgico. T·anto per dare qualche elemento concreto, si può dire che circa il 53% degli investimenti è stato effettuato nei settori chimico e metallurgico, oltre il 10% nel settore dei materiali da costruzione e soltanto il 12,2% in quello delle industrie meccaniche. Si può qt1indi affermare che se nel corso degli anni 'SO erano state poste le premesse per 1~ dotazione di infrastrutture, nel corso degli anni '60 sono state create in effetti soltanto le basi di una vera industrializzazione. E mentre l'azione di potenziamento infrastrutturale è proseguita attraverso un continuo miglioramento, specificandosi in u11 processo di crescente aderenza alle necessità via via insorgenti, l'opera di industrializzaziòne trova nell'attuale momento il suo p11nto di svolta, al di là del quale essa deve svilupparsi secondo criteri di interdipendenza e di complementarietà tra settori e comparti produttivi fino ad ora presenti o assenti del tutto nel M.ezzogiorno. Che ad una azione del genere ci si dovesse prima o poi preparare è apparso chiaro fin dagli anni che seguirono alla crisi congiunturale 1964-65. Scontate le consegt1enze della recessione, che aveva messo in luce le debolezze strutturali non soltanto dell'economia meridionale ma di qt1elle dell'intero paese, le prime e più consistenti decisioni di investimento negli anni della ripresa hanno riguardato soprattutto l'ammodernamento ed il potenziamento dell'app·arato industriale esistente. Per il ben noto discorso sulla « efficienza » si sono imposti qcuegli _interventi che tendevano a porre su basi di maggiore produttività e di più adeguata organizzazione dei fattori produttivi, il sistema industriale del paese. Che poi que26 Bibliotecaginobianco
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