· Francesco Compagna Sud di stabilimenti « domiciliati » nella regione di Milano), è senza dubbio un risultato notevole quello di avere « bloccato la crescita» della tentacolare capitale francese. La congestione _diParigi sarebbe insomma assai più grave se nel 1955 non s:i fossero predisposti i disincentivi. Ed infatti molte delle nuove fabbriche localizzatesi in provincia, prevalentemente a nord della Loira, ma anche ad ovest di Parigi, si sarebbero localizzate nelle immediate vicinanze di Parigi, qualora non fosse stata imposta una previdente disciplina delle localizzazioni industriali. Per quanto poi concerne la Gran Bretagna, la testimonianza cui si può attingere un'interessante indicazione è quella di George Chetwynd, già deputato conservatore (non laburista) e poi direttore del North-East Development Council. È significativo infatti che Chetwynd nel 1963 scrivesse che la « difficoltà maggiore», quando si vuole attirare l'industria fuori dalle zone di tradizionale industrializzazione, « consiste nell'innato conservatorismo degli industriali britannici, nella lorq riluttanza a far fronte ai mutamenti di convenienza, nella pura e semplice inerzia». Quanto pagano ora Milano e Torino « l'innato conservatorismo », e la « pura e semplice inerzia » dei loro industriali, lo si può ben constatare oggi! D'~ltra parte, l'incidenza della disciplina delle localizzazioni industriali in · Gran Bretagna risultava da quest'altra considerazione di Chetwynd: nella seconda metà degli anni cinquanta (ritenendo che la « prosperità » fosse diventata « duratura e ben diffusa ») c'è stato un rilassamento nella politica attiva di redistribuzione territoriale delle attività industriali (si è lasciato, cioè, che tale politica « sonnecchiasse») e di conseguenza si sono immediatamente manifestati nuovi e più gravi fenomeni di congestionamento nelle Midlands, nel Sud e nel Sud-est del paese; e in pari tempo si sono manifestati nuovi sintomi di «declino» nel Nord-est ed in generale fenomeni inflazionistici che hanno accompagnato le migrazioni delle forze di lavoro dal Nord-est alla regione di Londra ed a quella delle Midlands. Nei programmi dei partiti politici è stato poi inserito, dopo il rilassamento della seconda metà degli anni cinquanta, l'impegno per una . più rigorosa disciplina degli impianti industriali, con particolare riguardo all'applicazione delle disposizioni relative alla concessione di IDC (certificati di idoneità all'insediamento) per quelle imprese che pretendono di dover necessariamente impiantare nuovi stabilimenti nella regione di Londra, o in altre regioni congestionate, invece che 11elle regioni dove sono disponibili riserve di manodopera. ·Quindi, anche per la Gran Bretagna, si deve ritenere che i 14 Bibliotecaginobianco
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