Nord e Sud - anno XVII - n. 130 - ottobre 1970

, Imbriani protestatario tivi con il lettore; ma le esemplificazioni, per quanti ·elementi possano arrecare, poco riescono a dire circa la più rip·osta natura eversiva di Dio ne scampi dagli Orsenigo. - avvertita confusamente, forse, da chi provvide ·a esorcizzarla con la tempestiva accusa di ' i11sopportabilità ' 20 ·-. Ce la rivela appieno invece la struttura della narrazione, percettibile anche a livel,lo di mera vicenda: la Radegonda Orsenigo, nel corso della sua missione, ne è così ·contagiata che di lì a poco abbando1na tutti i suoi doveri di moglie e di madre fin allora esemplare per unirsi a Maurizio, che sperimenta così « la no,n ambìta felicità d'averla tutta per sé». E tale la Orsenigo resta, nonostante tutta la cattiva volontà di Maurizio, costretto peraltro a un duello per lei, dal quale uscirà molto mal conciato, e per gi,unta in indiscusso possesso della Orsenigo. L'abbraccio fra la Radegonda e la madre di Maurizio, accor.sa al capezzale dell'invalido, dà· l'ultima sanzione. E che è tutto ciò se non una continua, puntuale, ooeva o avveniristica contraffazione? Proprio della lettera tura a base di amanti di eccezio,ne - e lmbriani mo,s,tra a voilta a volta o tutt'insieme che non sono tali -; di amori proibiti - e mostra che non sono poi tanto allettanti·-, di clamorose violazioni o accettazio,ni della ,morale media - e mostra che l'inverso in un senso o nell'altro può essere tanto più sco,mo·do e faticoso-, di lieto fine, soprattutto: Imbriani lo fa uscir vivo il suo Della Morte, ufficiale di cavalleria, che no,n sa far altro - insiste su questo· punto - atletico, orgoglioso, b·rillante, eccetera, ma ,p,er collocarlo su una poltrona, tisico., 1nutilato, sopraffatto dall'abnegazione di una Orsenigo, « inussorato », fo,rse ancor più che di diritto. Si ,può dar per scontato che a una •minuziosa verifica queste contrappo,sizioni di fondo non fanno che moltiplicarsi, sino ·a mostrare senza residui tutta l'organica tensione negativa del racconto, alimentata ·perfino dalla triplice ambientazione, Napoli, Milano e, soprattutto, Firenze 21 • La letteratura come pun,izione, che gli era così felice-- men te riuscita, magari col supporto-verifica della sua arte della cita2 0 Edoardo Scarfoglio, nelle pagine del suo Libro di Don Chisciotte ( 1883) dedicate, fra le prime, a Dio ne scampi dagli Orsenigo - « ... pubblicata in questi ultimi giorni. .. » _. intuendo con grossolana acutezza questo carattere della 'novella', significativamente la respingeva senza esitazione: « È, né piu né meno, come quasi tutte le cose di Vittorio Imbriani, una storiella scritta per dispetto. Di chi non saprei dire; forse appunto della sciatteria universale, forse anche del malumore che contro di lui cova in molti luoghi. Certo il dispetto traspare ad ogni pagina ... »; « ••• è giunto a tali eccessi di contraddizione al gusto e alle abitudini moderne, che la lettura del suo racconto, ove l'ingegno per l'ardor . soverchio pare sfavilli ad ogni pagina, è appena sopportabile » ( cfr. la « Nuova ristampa della edizione A. Sommaruga », 2 voll., Napoli 1920: I, pp. 142-145). 21 « La donna nol cercò al banco, perché chiuso, a quell'ora; anzi, direttamente, in casa, in via., già, del Cocomero; che, ora, da un sinonimo, si chiama Ricasoli » ( op. cit., p. 153). 127 ;, . . Bibliotecaginobianco

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