Lucio Rosaia Il Bruni prende in esame ciascuno di questi setto,ri dell'attività sanitaria, e per ciascuno, dopo t1n esame della situazione attuale e dopo una impostazione di carattere generale, espone una serie _di p1 ropo·ste operative e una serie di previsioni del fab,bisogno :provi1 nda per pro 1 vincia. Le ip·otesi di sviluppo contenute nello studio del Bruni offrono un n1ateriale di prim'ordine agli amministratori locali della Lombardia. Indubbiamente alcune delle sue impostazioni di ordine generale si prestano a discussione; del resto esse riflettono gli orientamenti che in materia di organizzazione sanitaria sono tradizionali nella Democrazia Cristiana (della cui p1oli tica sanitaria il Bruni è il dirigente centrale), orientamenti che noi ab,biamo spesso, e talora anche fortemente, oriticato. Nonostante queste riserve (certamente non seco·ndarie perché riguardano criteri fondamentali dell'orga11izzazio:ne sanitaria) lo studio del Bruni resta un documento esemplare, per l'acutezza, per il rigore e per l'accuratezza, che dovreb,be essere letto da tutti co1 loro ohe intendo-no occuparsi con serietà dei nostri p1 roblemi sanitari e che non deve 5fuggire all'attenzione dei futuri amministratori regionali, non solo lombardi. Resta da formulare l'augurio che, co,me potrebbero indt1rci a sperare le recenti p,rese di posizione ,del Bruni riguardo ad aspetti essenziali del problema sanitario (le funzioni dell'UI1Jità sanitaria ~ocale, i criteri di organizzazione dell'assistenza psichiatrica, i rapporti tra o,sp·edale e unità sanitaria locale ecc.), alcune delle impostazioni generali accolte nel volume siano suscettibili di ripensamento e di revisione. LUCIO ROSAIA 120 Bibiiotecaginobianco
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