Nord e Sud - anno XVII - n. 130 - ottobre 1970

... A1arisa. Càssola - Lucio Rosaia libertà creativa che nessun conformismo e nessuna tirannide possono sopprimere, sia che nascano dalla maisisificazione degli strumenti che reclamizzano l'ultimo p•rodotto del giorno, o impongano con ~a violenza all'uomo· il silenzio della verità». È qui che dobbiamo èercare il p·unto nodale dei problemi che Neri ·Pozza è venuto esaminando nel co,rso dei suoi racconti; è qui che troviamo l'aggancio di queste pagine, che p1ossono app,arire solo lo specchio di 1.,ma società scom·parsa, con il mondo moderno, dove l'uomo continua ad essere minacciato da forze diverse, m·a no,n meno irnb.ìtorie, nel libero sviluppo del suo spirito creativo. MARISA CÀSSOLA Il piano sanitario lombardo Con la na1 scita delle Regioni, cui la Costituzione attribuisce vaste competenze in materia di organizzazione e legislazione sanitaria, si realizza un-o dei princip:ali presupposti della riforma sanitaria prevista dal p,rogramma di svilup,po. In.fatti il decentramento dell'amministrazione del Servizio Sanitario Nazion,ale non è soltanto un fatto politico ma soddisfa anche alcune fondamentali esigenze della vera e pro,pria tecnica dell'organizzazione sanitaria; e questo sia perché la Regione raippres1en1ta l'ottima dimensione territoriale di un buon servizio sanitario sia perché è la stessa moderna medicina a reclamare un nuovo ti:p·o di rap,p·orio istituzionale tra il cittadino e i servizi sani nari.. D'altra parte, il dibatti,to sulla crisi dei nostri ordinamenti sanitari, che occupa un posto così centrale anche nelle rive11·dicazioni avanzate dai sindacati e ·nelle trattative tra questi e il governo, fa 1.,1npasso avanti sulla stvada dei fatti e della concretezza, perché adesso si tratta non solo di misurare le prop-oste e i progetti sulla validità effettiva ·delle enUI1Jciazioni di pri11cipio e dei programmi di carattere generale accolti dal piano di sviluppo. In questo mo1nento assumono perciò un particolare interesse contributi come il Piano Sanitario per la Lombardia di Giancarlo Bruni (Edizioni Etas Ko1 mpass, 1969), il cui sco,po è ap1 pitmto quello •di cimentare sul terreno delle co,ncrete esigenze locali le indicazio~i e le scelte di carattere generale accolte dal piano qt1inquennale. L'ampia e docum.enitata ricerca del Bruni si svolge giustamente attorno ad un'ipotesi di revisione radicale delle nostre strutture sanitarie ( « La soelta di questa strada si impone ove si consideri sia la profonda fr,attura esistente 01 ggi tra il bisogno reale e le modalità di erogazione delle prestazio,ni in campo sanitario, sia l'usura e lia condizione di crisi di certe fondamentali istituzioni, com·e gli .ospedali e le con.dotte mediche ed ostetriche, che solo in una organica ristrutturazione di tutti i servizi possono trovare un nuovo e più logico spazio operativo». P-ag. 7) e opportun,amente 118 Bi bi iotecag inobianco

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