.. Franco Pilloton pongono per le classi giov·anissim.e e quelle anziane di entrambi i sessi, dove notevo,li possono essere gli effetti della legislazione sulla scolarità e il pensionamento, nonché per le classi gio~ani-adulte femminili, nelle quali il riasso 1rbimento più o meno spinto di fenomeni di inoccupazione (mancata offerta di lavoro per carenza di do,manda), non so1 lo1 nel Mezzogio,rno, è legato a fattori d'ordine sia economico· che sociale 2 • Un'accurata analisi di raffronti territoriali dei tassi di attività, co·ndotta separatamente per le varie regioni italiane e per una ventina di paesi del mondo occidentale, ed un esame delle tendenze evolutive registratesi in Italia negli anni p,iù recenti, o prospettate per !'·avvenire in taluni paesi industrializzati, porterebbero a concludere che esistono ampi margini per un generalizzato aumento dei tassi in parola; tuttavia un limite a tale aumento è d·ato d,agli ulteriori e sostanziali incrementi che andranno· verificandosi nei tassi di scolarità, co·me ·p,ure dalla rapidità con cui si manifesta il progresso tecnologico e dalla discontinuità che caratterizza normalmente l'espansione economioa. Accettando questa impostazio·ne, che implica un lieve ritocco degli attuali tassi di attività, soprattutto femminili, può valutarsi 3 che lo sviluppo della popo 1 lazio11.e, congiuntamente alla sua modifica di strt1ttura per età, darebbe luogo TABELLA 2 STIME DELLA CRESCITA DELLE FORZE DI LAVORO PRESENTI IN ITALIA NEL PERIODO 1970-85, IN ASSENZA DI MOVIMENTI MIGRATORI INTERNI Aree Centro-nord Mezzogiorno Italia (migliaia di unità, salvo diversa indicazione) 1970 13.700 6.150 19.850 1985 14.850 7.900 22.750 valori assoluti 1.150 1.750 2.900 · incremento 1970-85 composizione variazione % % media annua 39,6 0,55 60,4 1,70 100,0 0,90 2 Il numero degli inoccupati non appare facilmente quantificabile, anche perché la definizione stessa dell'inoccupato può ingenerare confusione tra potenzialità di lavoro e disponibilità effettiva di manodopera. Qualche indicazione in proposito può però trarsi esaminando l'evoluzione presentata dai tassi specifici di attività a partire dalla fine degli anni cinquanta, e cioè da quando l'esodo agricolo si è and~to riducendosi. In questo senso si può valutare che l'inoccupazione attuale, superi largamente il milione di unità, non computando in tale cifra le persone che hanno lasciato il mercato del lavoro per ragioni scolastiche o per anticipato pensionamento. · . 3 La valutazione dell'offerta addizionale di lavoro sconta un riassorbimento dell'inoccupazione dell'ordine di 400 mila unità nel quindicennio considerato. 104 Bibiiotecaginobia·nco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==