Nord e Sud - anno XVII - n. 130 - ottobre 1970

Salvatore Cafiero del territorio non metro,politano induce a ritenere che, qualo 1 ra non si intervenga per mutare profondamente le attuali tendenze, il Mezzogio,mo non sarà in grado di accogliere gli sviluppi_ industriali che sono stati giudicati necessari ai fini di una significativa riduzione del divario co1 n il resto del Paese. Tali tendenze operano nel senso di un approfondimento degli squilibri sia tra il Nord e il Sud, sia all'interno del Mezzogiorno. Si calcola che entro il 1981, mentre al Nord il territorio metropolitano, coprirebbe il 15% della superficie com•plessiva e ospiterebbe oltre i 2/3 della popolazione, nel Mezzogiorno il territorio metrop·olitano rap·presenterebbe solo il 6% con una popolazione pari a circa il 46% del totale. Mentre al Nord l'espansione metropolitana provocherà la saldatura delle diverse aree in una sorta di continuum urb,anizzato, nel Sud no,n si re·gistreranno fenomeni di saldatura, ma solo una lenta crescita per poli isolati. Al Nord tenderanno a realizzarsi entro il 1981 tre· grandi continuità lineari dell'ordine di diverse centinaia di chilometri: la prima da Torino a Trieste attraverso l'area di Biella, l'area Lombarda, Verona e l'area Veneta; la seconda dall'area Lombarda ad Ancona, attraverso Piacenza, l'alta Emilia, Bologna e la Bassa Emilia; la terza lungo la costa tirrenica dal confine francese fino alla Valdarno, attra.verso Genova· e La S,pezia. Tale modello sarà integrato dalle continuità trasversali che tenderanno a realizzarsi, lungo i principali assi di collegamento, di Genova con Torino e Milano, di Modena con Venezia, Trento· e Bolzano, ·di Bologna con Ferrara e l'area Veneta. In prosipettiva, durique, a meno che non intervengano fatti completamente nuovi di grande rilievo, il Nord sembra configurarsi come un continuum urbanizzato in cui è riconoscibile un modello insediativo di tipo stellare - con il polo principale nell'area milanese - in cui tuttavia tendono a riempirsi gli spazi liberi, soprattutto 1 al centro dell'area padana, acuendo così i fenomeni di congestione. Accanto a questi giganteschi fenomeni urbani nel Nord, il Sud presenta viceversa acce·ntuati fenomeni di polarizzazione intorno, a Napoli; per il resto, il fenomeno, metropolitano è frantumato in aree di dimensio,ni ridotte. La diversa intensità e il diverso modello di crescita metropolitana si riflettono nella natura e nell'intensità dei rap·porti co,n il territorio non metro·politano, per il quale un sufficiente livello di accessibilità, rispetto all'area metropolitana e alle opportunità e ai servizi che in essa si concentrano, può considerarsi una condizione importante di svilup,po econo-mico, e civile. 98 Bibliotecaginobianco

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