Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

Le idee del tenzpo I prattutto per qitel che rigitarda l'ultin,za proposizione, ci piacerebbe avere scritto. Titttavia e' è in questo brano qiLalcosa che non riesce a persuaderci. Il « culto » di !vlarcuse non era, a 11ostro avviso, dovuto a disinformazione: il fatto che il su.o no1ne fosse accostato a quello di Marx ( lascian;zo stare l\t1ao, perclzé sarebbe tittto u11 altro discorso), questo sì era dovitto a disinformazio11e, ma a disinformazio11e proprio del petisiero di Marx: il che no11 consentiva ai « marcusiani » di capire il passo indietro che rispetto a Marx ( e a H egei, anch'esso bellamente ignorato) aveva fatto il loro « aitttore ». Ma, in effetto, l\Jarcu.se lo avevano capito benissimo, anche se pensavano che lv1.arx avesse detto JJiù o meno le stesse cose: e che lo avessero capito lo din,iostra qitanto d'i ro111ar1tico, di utopico e talora di paradossale era presen.te nelle rive11dicazion.i avanzate dalle folte schiere « marcusiane », il cui nun1ero era « legione » solo fino a poco ten1po fa. E del resto non era certo difficile osservare come itna consistetzte f ra11giadel n-zovimento di contestazione si mitoveva sotto tln impulso « estetico», era agitato da itn ideale che si potrebbe definire neo-ron1an.tico, cl1e aveva le site radici remote (nel 11ostro tempo è remoto anche ciò che è stato solo pochi anni fa) in certa letteratitra americana di citi il primo Keroitac o Bob Dylarz erano stati gli alfieri. E Marcitse aveva dato una veste apparente1nente scientifica a certi sentimenti, a certe inclinazioni certamente legittime, a qitella vaga aspirazione al paradiso perduto che « l'inferno » ( per dirla con Adorno) del 1nondo moderno ha certamente accentttato. Per qiLesto è nato, a nostro avviso, il « culto » nei sitoi confronti, per questo è nato il « 1narcitsianesimo » eh~ ha avitto la sua breve stagione di gloria. Perché, lo si voglia o non, il momento « estetico » ( e staremmo per dire snobistico) ha svolto una parte, se non decisiva certamente assai importante, in quella che ormai si chian1a la « rivolta giovanile » di qitesti ultimi anrzi, la quale è stata in certi n1on1enti proprio quella irrazionale rivolta contro la storia di cui Marcitse, attraverso i,na sorprendente regressione di pensiero, è stato il teorico forse piìt efficace del nostro ten1po. GIROLAlVIO COTRONEO 97 ibliotecaginobianco -

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==