Italo Talia · spandano all'esigenza di allargame11to della « base » industriale del paese . e di creazione nelle regio11i meridionali di una nuova struttura industriale, vale la pena di riportare innazitutto quanto h~ dichiarato il prof. Petrilli nella ricordata conferenza stampa. Il Sud - ha detto il presidente dell'IRI - « sarà il destinéttario nel corso degli anni '70, di tutti i più rilevanti sviluppi previsti nei settori manifatturieri, dall'espansione accelerata dell'industria elettronica all'avvio su nuove basi dell'attività aeronautica, alla creazione di nuove capacità produttive per oltre 10 milioni di tonnellate nella siderurgia, alla promozione di una serie di iniziative indotte nel settore automotoristico, che in connessione con l'Alfasud e con le successive localizzazioni decise dalla FIAT contribuiranno a spostare verso il Mezzogiorno un settore trainante dello sviluppo industriale moderno ». In buona sostanza, qt1indi, per quanto riguarda l'IRI, si tratta essenzialmente del quinto, centro siderurgico, la cui localizzazione più probabile se1nbra essere la Calabria; della costruzione del quarto altoforno a Taranto; del completamento ecl entrata in funzione dello stabilimento automobilistico dell'Alfasud a Pomigliano d'Arco; della fabbrica di aeroplani, l'Aeritalia (in collabo,razione con la FIAT), a Grazzanise in Campania lungo il Voi turno. C'è poi l'elettronica, le cui uniche notizie a disposizione se·mbrano riguardare u11 impegno finanziario· che si aggira sui 100 n1iliardi per circa 12.000 nuovi posti di lavoro. Quello che c'è di nuovo nei progra1nmi dell'IRI è dunque l'impegno in settori co·me l'elettronica e l'aeronautica: « settori strategici », co1ne ha ricordato Petrilli, « nell'acquisizione, da parte del nostro sistema industriale, di nuovi traguardi tecnologici, ma che non possono fruire in Italia di un mercato, garantito dalla spesa pubblica e militare di dimensioni in qualche modo comparabili con quelle dei maggiori paesi industriali occidentali ». A dire il vero, però, troppo scarse e frammentarie sono le notizie relative agli investimenti riguardanti questi due settori, soprattutto se si tiene conto che di elettronica e di aero,nautica nel Mezzogio,mo si parla non da oggi n1a da diversi anni, e che nel frattempo - co·me fa notare Nicola Cacace nel primo numero di « Politica e·d Economia » - troppe occasioni sono sfumate, « dalla Olivetti elettronica assorbita dalla Generai Electric al pool europeo di alcune imprese aeronautiche per la progettazione e costruzione in comune di alcuni prototipi ». Per cui « è da rifiutare la procedura delle Partecipazioni statali di fornire informazioni frammentarie, confuse ed incomplete anche su programmi cosidetti definiti; nessuno sa ad esempio in quali località ed in quali settori l'elettronica sarà sviluppata, e so·prattutto se sarà incrementato l'impegno di ricerca che aveva portato alcune imprese 88 Bibiiotecaginobia·nco
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