Una politica nuova per il credito agevolato menti sempre più affmati ed efficienti per regolare i canali del credito. Questo si è verificato soprattutto nel corso degli ultimi venticinque anni e non si vede che senso po,ssa avere il desiderio, più o meno recondito, di rigettare questa realtà nella speranza di riguadagnare lontane sponde che sono invece perdute per sempre. Si deve piuttoisto rilevare che, pur avendo dato luogo alle interferenze e agli interventi sempre più accentuati che si sono visti da parte del potere statale, il sistema del credito agevolato continua a conse'l~are un carattere di ap,parente eccezionalità e per così dire di straordinarietà, che non gli ha consentito e non gli consente tuttora di assumere una vera e propria organizzazio·ne di sistema. Si direbbe che· sono stati accettati e assimilati, in una certa misura, i provvedimenti di agevolazione adottati volta per volta, ma non anco,ra il loro insieme. E sarebbe· ora di farlo. Perché una simile realtà richiede innanzitutto di essere istituzionalizzata, vale a dire disciplinata in maniera coerente ed unitaria. A tale scopo sarebbe anzitutto necessario interrompere la serie dei provvedimenti di occasione, le decisioni per così dire estemporanee che vengono adottate per fronteggiare questa o quella evenienz·a e per soddisfare l'una o l'altra necessità che si leva dal mondo p,roduttivo. È stata da più parti invocata l'ema.nazione di un testo unico· della materia, ma essa non sarebbe forse del tutto sufficiente a dare la necessaria organicità ad una legislazione come quella vigente sul credito agevolato. Inoltre appare difficilmente co,ntestabile la necessità di pro,vvedere ad un riordinamento anche istituzionale, della materia, con una più chiara e conveniente distribuzio,ne dei compiti. Le funzioni del Mediocredito, centrale, ad esempio, coerentemente co·n le premesse già esposte, dovrebbero essere portate ad una ampiezza che consenta a quell'istituto di configurarsi effettivamente come l'istituto centrale di tutto il sistema del credito a medio termine. Altro elemento· da tener presente, per fare ancora un esempio, è il rap·porto che deve intercorrere tra gli istituti che esercitano il credito agevolato, e il sistema del credito a medio termine nel suo cojmplesso. Un rapporto che può essere considerato, grosso modo, co,me di « parte al tutto» e nel quale debbono pertanto essere evitate duplicazioni superflue, antagonismi e confusio•ni di compiti. Un riordinamento dell'assetto istituzionale, avviato con criteri di chiarezza e attraverso una messa a punto degli strumenti esistenti, giove-· rebbe anche ai fini della eliminazione di molti degli inconvenienti che pure si sono da più parte lamentati e che hanno dato luogo a rilievi e a critiche talvolta molto· aspri. L'operato,re economico deve potersi trovare di fronte a elémenti di giudizio· certi per adottare decisioni e questa cer83 Bi:bliotecaginobianco -
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