Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

Una politica nuova per il credito agevolato di quel grosso fenomeno dell'intervento pubblico· e segnatamente dello Stato e, quindi, dei partiti politici nel campo, specifico dell'economia ». In altri termini, si prende lo spunto dalla disorganicità e frammentarietà dei provvedimenti, dalle carenze che si sono manifestate nei metodi di conduzio,ne degli strumenti, non già per sostenerne la modifica e per richiamare alla coerenza, ma per tirare in ballo direttamente, in veste di accusato, l'intervento pttbblico nell'economia. Perché no·n dirlo subito? Se si considera negativo, iI1 linea di massima, questo intervento, non vi sono considerazio-ni che tengano. Si sarà contrari anche al credito ag~volato, ai crediti speciali, alla programmazione, insomma a tutte le forme che quell'intervento potrà assumere, perché sempre e in ogni caso esso sarà portatore di deterioramento, di « politicizzazione » e di distorsione dalle vere motivazioni econon1iche. Se invece non si ha una opinio,ne così pregiudizialmente contraria all'intervento. p·ubblico nell'econo-mia, allora se ne potrà fare una questione di strume·nti e di metodi, e la critica rivolta a questo o a quel provvedimento, a questo o quello strumento, allo scopo di renderne l'azione più efficace e pit1 coere11te co-n i fini perseguiti, potrà avere la sua giustificazio-ne e la sua utilità. Non si può, in ogni caso, ritenere di apportare contributi e di sviluppare u11a critica costruttiva nei confronti di un sistema del quale non si co.ndividono i presupposti. Si tratta di una « finzione » che non giova a nessuno e che ostacola oltretutto una chiarificazione concettuale. _ L'ancoraggio ad una visione liberistica dell'economia, la convinzione radicata che a decidere degli investimenti e dell'impiego del risparmio in determinate direzio,ni possano essere unicamente le convenienze che saranno stabilite dal mercato, induce a considerare, ovviamente, come distorsione e degenerazione ogni tentativo per imprimere, alla politica degli investimenti, una direzione decisa in sede politica. Ne scaturiscono quindi proposizioni per le quali « l'incentivazio·ne creditizia ha molti punti di contatto co,n il protezionismo alle industrie giovani e nascenti » ... « l'incentivazione creditizia, come del resto 01 gni tipo di incentivazio,ne, che operi nell'ambito di una struttura economica unitaria, alla stregt1a del solo meccanismo che le è consentito adoperare - il meccanismo, cioè della discrezionalità delle scelte e delle decisioni - è antistorica » ... « l'onere finanziario a carico del mercato dei capitali, insorgente dall'intenso, sviluppo dell'incentivazione creditizia, · viene traslato attraverso il mercato stesso sui mutuatari che non go,do-no di agevolazioni ». Da esse si rileva che la .pretesa di incentivare determinate attività diventa unicamente un intralcio, talvolta pericoloso, al - 79 · Bibliotecaginobianco

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