Una politica nuova per il credito agevolato Il Programma economico 1966/70 prendeva in considerazione questi problemi e prospettava, in materia di finanziamenti industriali, la necessità di: a) garantire un flusso di mezzi finanziari, adeguato ai programmi ~i investimento, e disponibile nel tempo. con regolarità; b) assicurare i finanziamenti in forme e con strumenti tali da permettere un elevato grado di stabilità alla gestione finanziaria delle imprese 5 • Pur senza addentrarsi nella ricerca dei metodi da adottare per affrontare queste necessità, il programmatore aveva chiaramente percepito la loro importanza che, per una politica programmata, diventa di carattere strategico. Siamo invece a dibatterci, a metà del 1970, con le solite difficoltà rese più acute, per giunta, dalla sopravvenuta crisi del mercato monetario e finanziario interno ed internazionale. Ma pur volendo concedere qualcosa all'eccezionalità del momento, si deve riconoscere che non è stato predisposto alcuno strumento per rendere attuabili le indicazioni del programma. Non è certo il momento di andare alla ricerca delle cause che hanno potuto determinare una simile disattenzione; sta di fatto, però, che, anche in questa materia, alla lettera del programma e allo spirito che l'informava non ha corrisposto una adeguata volontà di attuazione stil piano operativo. Si direbbe anzi che, alla concezione che presiedeva alla stesura del piano e che ne legava in una certa coerenza i nessi e le proposizioni, faceva riscontro, nella condotta economica, una concezione diversa e per taluni aspetti opposta, che in pratica ha finito col prevalere. Tanto per intendersi, non si può pretendere di assicurare un regolare flusso di disponibilità finanziarie agli investimenti, attraverso gli strumenti creditizi, senza fare oggetto di questo proposito le decisioni di spesa. Sia pure con una certa disorganicità, il nostro sistema di credito industriale si alimenta, largamente, con disponbilità di fondi pubblici, attraverso molteplici congegni (fondi di dotazione, contributi sugli interessi ecc.). Se, ad un certo punto, per ragioni strettamente legate alle vicende della congiuntura e all'andamento del mercato mobiliare, risulta difficile il reperimento di nuovi mezzi finanziari attingendo al risparmio privato, sono gli organi preposti alla conduzione della politica economica che debbono intervenire, dando a questi provvedimenti il dovuto carattere di priorità nella scala delle spese e l'urgenza che meritano, anche a non voler modificare l'assetto istituzionale e le regole di funzionamento del sistema di credito industriale. Al 30 giugno di quest'anno, data di scadenza di una delle più importanti leggi che disciplinano la concessione di finanziamenti a tasso agevolato alle piccole e medie industrie, ~rano giacenti presso il Mini5 Program·ma economico nazionale per il quinquennio 1966, Cap. XIX-219. 77 Bibl iotecag inobianco -
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