Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

Enzo Vellecco carderà certamente che nel 1962 fu promossa, per conto del CNEL, una iniziativa rivolta a raccogliere pareri ed osservazioni di istituti di credito, Camere di con1mercio, associazio11i di ca~egoria. ecc. intorno, alla politica degli incentivi creditizi 3 • Quell'iniziativa fruttò una lunga serie di indicazio11i che avevano il pregio di pervenire direttamente dalle sfere operative. Nel corso degli ultimi an11i sono giunti inoltre studi ed analisi da parte di centri di ricerca e di singoli studiosi, che hanno attentamente considerato gli effetti de]le agevolazio,ni creditizie sulle decisioni di investime11to e sulla loro dislocazione territoriale 4 • L'inchiesta del Mediocredito viene dt1nque a cadere su un terreno già battuto e sufficientemente preparato. Ma se, partendo dalle risultanze che emergeranno dalle singole realtà aziendali, si vorrà pervenire ad una risistemazione della materia e ad t1na messa a punto degli strumenti del credito agevolato·, sarà necessario, in via preliminare, definire la funzione e i compiti che a quegli strumenti si intendono attribuire. Ciò in un contesto più ampio eh.e è costituito, da una parte, dalle strutture finanziarie e creditizie del paese e, dall'altra, dalle finalità di ordine economico che si intendono perseguire. I problemi del credito agevolato sono infatti general1nente di due tipi: vi sono problemi per così dire contingenti, che concernono l'andamento della gestione e che spesso si risolvono· nella ricerca di più acct1rati congegni tecnico-giuridici; e vi sono problemi di ordine generale, che riguardano la condizione stessa del sistema degli incentivi creditizi e la loro collocazio11e nella struttura eco·no,mica del paese. · Nell'ambito del primo ordine di problemi, appare oggi del tutto preminente quello costituito dalla scarsezza delle disponibilità finanziarie (ne abbiamo· sentito parlare come di argomento urgente anche in occasione della recente crisi di Go,verno ). Pare incredibile, ma proprio in quei momenti congiunturali nei quali si dovrebbe tendere a favorire gli investimenti ed adoperare in tal senso anche i pochi strumenti propulsivi di cui disponiamo, le fonti di finanziamento si asciugano e la mancanza di dispo,nibilità. comin.cia a farsi sentire proprio sul lato che andrebbe alimentato. Il discorso su questo punto, dovrebbe però investire l'intero andamento dei flussi finanziari e la capacità del nostro· sistema di credito ad assicurare l'impiego delle risorse nelle direzioni necessarie. 3 Gran parte dei risultati di quella iniziativa si trovano esposti in: ANTONIO CoNFALONIERI, La politica degli incentivi nel Credito industriale, « Rivista dei Dottori Con1rriercialisti », n. 3-4, 1963. 4 Si ricordano, tra gli altri: F. MoMIGLIANO, Ricerche sul grado di convenienza all'insediamento delle industrie in relazione ai vigenti incentivi d_iretti, ILSES-Milano 1965 e ANDREA SABA, La politica di incentivazione degli investimenti industriali in Italia e Europa, Ed. dell'Ateneo, Roma 1969. 76 Bibiiotecaginobia·nco

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