Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

Saracino e la ·politica economica 1J,eldopoguerra risma con il trionfo della cosiddetta « Linea Einaudi ». Come diceva Chabod - e Barucci lo ricorda - « di tutti gli ideali della Resistenza uno solo fu realizzato - la Repubblica - e anch'esso per poche centinaia di migliaia di voti». L'analisi che Barucci fa di questo periodo, anche se parziale, è tra le più illuminanti che io conosca, rappresentando uno dei primi tentativi di affrontare una storia che è ancora tutta da scrivere ed è molto difficile da scrivere. Egli spiega anche il perché di questa difficoltà e ne indica - e sta _qui il nocciolo della questione - la ragione fondamentale nel fatto che i problemi di allora sono gli stessi di oggi, ossia che questa storia, malgrado sia la storia di un periodo chiuso in sé, non può essere intesa se non con la storia che è seguita. Malgrado questa giusta ed acuta considerazione, Barucci, tuttavia, commette poi l'errore, a mio avviso, di considerare quella storia quasi fosse realmente chiusa in sé stessa; e, nel ricostruire il dibattito sulla politica economica di quegli anni, dimostra e spiega come e perché gli in11ovatori siano stati sconfitti e la tendenza neo-liberistica sia prevalsa e fosse destinata a prevalere a lungo con Einaudi. Tutto vero, eppure, nel suo quadro, manca l'essenziale: manca, infatti, l'analisi di come, proprio allora, venissero a formarsi altre correnti innovatrici, che avrebbero fatto sentire il loro peso nel periodo successivo. Barucci dice - ed io penso che abbia torto - che ognuno allora batté la sua strada, cl1e il confronto diretto delle idee è mancato, che uomi11i come Saraceno non hanno avuto interlocutori; e conclude affermando che lo sforzo di quegli uomini è stato vano, senza riscontro politico, quasi un frutto fuori stagione. « Coloro che nel 1948 continuano a discutere i temi che erano stati di moda negli anni precedenti, danno quasi l'impressione - · egli dice - di essere dei sopravvissuti, tanto è mutato l'ambiente culturale che li circonda ». È molto ben detto, corrisponde anche ad una parte della verità, ma non a tutta la verità. ·Quello che sorprende, infatti, nella analisi di Barucci è il non aver presta.to attenzione ad alcuni documenti di quell'epoca, che giustificano un giudizio molto diverso. Ne cito alcuni, che non hanno trovato quasi posto nella ricostruzione di· Barucci, malgrado che essi abbiano importanza rilevante nella storia di quel periodo. · Anzitutto, i lavori della .Commissione Economica della Costituente, ai quali tanti parteciparono con analisi e dibattiti tra i 49 ·Bibliotecaginobianco -

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