.. Che cosa ci si aspetta dalla contrattazione programmata? altra considerazione passa in secondo piano. È il caso che si verifica, in termini di econo,mia marxista, quando il processo di « accumulazione originaria » è particolarmente rapido; esso, è noto, si realizza attraverso 1 lo sfruttamento delle classi, delle regioni e delle nazioni più de·boli da parte .di quelle dominanti. Non a caso uno storico, che pure appare condividerne gli strumenti oltre che le finalità, nello studio dello sviluppo economico dello scorso seco1o, contrappone all'accumulazione originaria la rivoluzione contadina 2 • Ma se nel secolo diciannovesimo le correnti p•olitiche più progressiste avevano puntato sulla democrazia rurale come strumento capace di impedire l'immiserimento •delle masse contadine, premessa alla formazione .di un « esercito industriale di riserva», cioè di mano d'o,pera disoccupata disponibile per le attività ·di trasformazione, nella seconda metà del ventesimo secolo in Italia il problema di decenti condizio,ni di vita per i lavoratori meridio·nali si poneva in termini di tempestiva creazione di posti di lavoro, che facessero. risparmiare la maggio·r parte .delle sofferenze connesse con l'emigrazione e con la ricerca ·di una occupazione stabile. Ma il raggiungimento di queste finalità era condizionato, a meno di ipotizzare un flusso· di investimenti nel Mezzogiorno al ·di sopra di og11i realistica considerazione, dalla scelta di un sistema industriale equilibrato, nel quale non prevalessero le tecniche ad alta i1 ntensità di capitale . . 3. Al fine di esprim.ere un git1dizio sui risultati ·della politica di industrializzazione del Mezzogio,rno, conviene ricorrere a qualche considerazione quantitativa. Tra il 1951 ed il 1961, gli addetti all'industria manifatturiera (esclusa cioè l'edilizia e l'industria estrattiva) sono aumentati nel Centro-Nord di oltre un milione di unità, mentre nell'Italia meridionale l'aumento è stato irrilevante (65mila unità circa). È anche interessante rilevare che il processo di sviluppo dell'occupazione è stato più rapid,o nell'Italia Nord-Orientale e Centrale, la quale passa i1 n termini di addetti dal 31,4 al 35% del 2 ROSARIO ROMEO, La storiografia marxista nel secondo dopoguerra, in Risorgimento e capitalismo (Laterza 1959). Parlando della democrazia rurale in Francia osserva: « Se essa infatti migliorò le condizioni di larghi strati di contadini ... è un fatto incontestabile che essa bloccò lo sviluppo del capitalismo nelle campagne francesi. È alla rivoluzione contadina, scrive il maggiore storico di questi problemi, che si deve se in Francia ' no tre évolution agraire ne peut pas s' enorgueillir des memes progrès économiques que tels autres pays' che è la contropartita dell'aver salvato iJ contadino francese· dalle enclosures e dall'aver garentito un'evoluzione che ' a causé moins de soutfrances et a été plus humaine ' ». 35 ,, ibl iotecaginobianco -
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