Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

.. Michele Cif arelli alla Costituzione, sia per realizzare il nuovo tipo di Stato, fondato sulle autonomie locali e sulla partecipazione popolare, quale fu delineato e voluto dalla Assemblea Costituente. 16. Ora che le Regioni sono una realtà, i meridionalisti non possono condividere le improvvisazioni e le facilonerie di quanti le vorrebbero gravare di tutto, dimenticando i limiti istituzionali, oltre che operativi, che esse hanno. Né i meridionalisti possono contentarsi di parole, anche se utilizzate per sostanziare (magari con ermetismi verbali) certa intellettualistica mania del nuovo per il nuovo, o, peggio, certe ambizioni miranti a particolari vantaggi attraverso la moltiplicazione dei centri di potere. I meridionalisti debbono sottolineare e ribadire l'unitarietà politica sostanziale del Mezzogiorno e volere l'adeguamento della politica italiana a tale realtà, anche nella fase di trapasso verso la prevedibile realtà di 1111Mezzogior110 sempre più articolato in situazio11i regionali meglio diversificate per il loro sviluppo economico, sociale e civile. I meridionalisti perciò sostengono l'attuazio11e seria delle Regioni, dalla quale dovrà derivare il miglioramento strutt11rale e funzionale del nostro Stato: di esso indubbiamente, anche se no11 . nei tempi brevi, il Mezzogiorno si avvantaggerà. Chi scrive conferma al rigt1ardo le considerazio11i che ebbe ad esporre a Bari, nel Convegno meridionalista del dicembre 1944: « è soprattittto in f u11zione dell'incremento e del rinnovamento della classe dirigente italiana che noi propugniamo le autortomie. Nei Comuni e nelle Regio11i, autarchici e autonomi, noi vogliamo suscitarla, provarla, svilupparla, renderla matura e consapevole di se stessa. È un grande esperimento di democrazia, reso indispensabile e inderogabile dalla maturità dei tempi ». Dopo più di un quarto di secolo, chi scrive, malgrado no11 poche e non lievi d~lusioni, non ha modificato quella cor1vinzione in prospettiva, non ha rinunciato a quelle speranze. MICI-IELE CIFARELLI 32 Bibliotecaginobianco

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