Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

Michele Cifarelli attualmente preoccupa11ti carenze solo per la Calabria, soprattutto ·a causa delle sue sempre contrastate scelte ubicazionali fra Cose11za, Catanzaro e Reggio, e per la Sicilia occidentale, ingiustan1ente ed inspiegabilmente rimasta fuori dal moderno, anche se disordi11ato e talvolta improvvisato, sviluppo del Meridio11e. Onde la richiesta che il 5° Centro Siderurgico dell'IRI venga localizzato colà, trova u11a n1otivazione verame11te ineccepibile in termini di giustizia distributiva della spesa pubblica per investime11ti produttivi, dato che si tratta di conseguire la trasformazione equilibrata e fondata di be11 quattro province della Sicilia-Ovest, ove 11ulla di decisivo può farsi se11za almeno un'inclustria di base e senza la rottura clell'imn1obilis1110, aggravato dal 1nalessere sociale tradizionaìe e dalla demagogia sul terren1oto e sui terremotati. 9. Intervento straordinario, quindi, e intersettoriale. Nel 1962, o meglio nel 1965, si sarebbe potuto decidere di spostarlo da.Ile zo11e atte all'incremento della ricchezza nel tempo breve, a quelle difficili, dell'esodo e dei calanchi, che Manlio Rossi Doria denominò « l'osso del Mezzogiorno». Chi scrive, a partire dal 1965 avrebbe spostato l'intervento straordinario della Cassa per il Mezzogior110 nella massima parte verso le zone di particolare depressione, cioè· verso le aree dove il più possibile deve operare il pubblico intervento, essendo estremamente arduo il successo per la privata iniziativa. In quelle zone vanno salvati gli insediamenti umani con le attività boschive e zootecnicl1e e soprattutto con il collegamento integrato, che i mezzi moderni consentono, con le zone del turismo o con quelle dellà intensiva industrializzazione. In quelle zone va difeso il suolo dovunque e comu11que, e va perseguita una poliforme e duttile valorizzazione della storica consistenza della 11ostra Italia e salvaguardia delle testimo11ianze del 11ostro apporto alla umana civiltà, fondamento del ruolo moderno del popolo italiano nel mo11do contemporaneo. 10. Checché si pensi al riguardo, nella continuazione dell'i11ter- · ,,ento per il Mezzogiorno e nella sua trasformazione, da studiare e attuare nei confronti delle Regioni, il carattere di straordinarietà, cioè di co11centrazio11e quanto a entità e quanto a ten1pi, per conseguire risultati decisivi negli anni settanta, e quello della intersettorìalità, per aggredire la realtà efficacemente, senza schematizzazioni, spesso assurde, e senza sperperare forze e occasioni· di successo a causa delle diverse competenze, sono indispensabili. 28 Bibiiotecaginobianco

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