Sebastiano Di Giacomo territoriale omo,genea, e che sia una semplice entità amministrativa, è stato rilevato da molti. Economicamente, la regione gravita, per la parte occidentale, verso Salerno e quindi verso la Campania; p•er la parte orientale verso Fo·ggia e qui 1 ndi verso la Puglia. L'orografia, infatti, è tale da consentire meglio gli spostamenti verso le altre regioni che non quelle all'interno della stessa regione. Anche la Calabria, una volta svilu·ppatasi, potrà rap,presentare per la Basilicata un polo di attrazione. Questa situazione aveva co·nsigliato, alcuni anni fa, lo smembramento territoriale della Basilicata a favore delle regioni co·nfinanti. La prop·osta era però inaccettabile, e tanto più lo è oggi, con la costituzione dell'Ente Regione. Dal punto 1 di visto· etnico, l'unità amministrativa della Basilicata ha p•ur sempre co1 ntribuito alla formazio 1 ne di una coscienza civile e politica unitaria. Il discorso, tuttavia, ha una sua validità se interessa la struttura econo1 mica. Lo sviluppo della regione do•vrebbe differenziarsi per zone, non so,lo a causa della diversa vocazione produttiva nel territorio, ma soprattutto per l'attrazione esercitata nelle varie zone dall'economia delle regioni co1 ntigue. Pensare ad uno sviluppo- autonomo· della Basilicata, cioè ad una agricoltura ed a una industria che si diano una gro,ssa organizzazio 1 ne per avere uno, sbocco sui mercati nazio,nali ed internazionali, non sembra realistico. C'è, innanzitutto, un problema di investimenti. Questi non vengo,no attribuiti alle Regioni in quanto enti amministrativi autonomi, che hanno il diritto di avere una eco.nomia anch'essa autonoma; sono co,ncessi alle aree territoriali in cui più alta è la disponibilità di risorse produttive e quindi maggio 1re la p,ressione per ottenere i finanzia·menti. Determinante, ad esempio, è la consistenza demografica, e quindi politica, delle singole regioni. I dodici milioni circa di abitanti della Campania, Puglia, Calabria, avranno certamente la forza sociale e politica per bloccare nelle rispettive regioni la fetta più grossa dei capitali disponibili. Ciò consentirà a tali regioni di. avviare il proprio apparato economico· verso forme autonome di indirizzo produttivo. Ogni regione potrà così trovare una sua specializzazione per settori merceologici, che non metta in concor~ renza tra loro le regioni meridionali. La consistenza ,demo,grafica della Basilicata è, invece, quasi irrilevante, con i suoi 629 mila abitanti; e, di conseguenza, irrilevante è anche il suo peso p,olitico·. La regio,ne non gode, inoltre, di una posizio·ne geografica felice nei co1legamenti con le regioni settentrionali e co·n i paesi stranieri. Stretta fra t,re regioni, la pop·olazione lucana si distribuisce in tutto· il territorio, senza dar luogo ad agglomerati di una qualche densità 246 Bibiiotecaginobianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==