.. La Basilicata, oggi capitale investito 1 , che pro,duce manufatti di fibre poliviniliche (tubi e laminati per pavimenti). Va rilevato che quasi tutte queste iniziative sono dovute ad imprenditori locali, mentre le due aziende più consistenti sono filiazioni di gruppi industriali del Nord, dai quali esse dipendono totalmente sia per l'approvvigionamento, sia p,er la venilita della produzione. Al nucleo industriale di Potenza va aggiunta la zo,na di Matera e la vasta zona del Melfese, in cui bisogna distinguere l'area del Vulture. A Matera esiste uno stabilimento di tessitura, impiantato nel '53 da Rivetti. I prodotti tessili, lavo,rati in parte al Nord, venivano, tessuti al Sud, per poi essere ancora finiti al Nord. I motivi della localizzazione sembra siano dovuti alla convenienza di un'operazione finanziaria che, avvalendosi delle agevolazioni statali e provinciali, contribuisse alla strutturazione di tutto il gruppo tessile Rivetti. I provvedimenti speciali per la Calabria consiglieranno poi a Rivetti di trasferire al Sud tutto il ciclo produttivo, e di localizzare, quindi, il nuovo stabilimento a Praia a Mare, in Calabria. Nel 1969, Rivetti cede il lanificio all'E.N.I. e si dedica essenzialmente alle attività turistiche nella stessa zona, in cui è proprietario di vaste e incantevoli aree. La rendita fondiaria per attività turistiche è senz'altro superiore agli utili ricavabili da un'azienda che doveva servire all'ammodernamento delle altre industrie localizzate al Nord, più che all'industrializzazio,ne del Sud. La zona di Maratea non sembra comunque suscettibile di sviluppo ind11striale; molto idonea risulta invece la zona calabrese contigua, di Praia e di Scalea. Per questo motivo l'E.N.I. ha pensato di spostare a Praia anche la tessitura di Maratea. La preoccupazione di togliere il lavoro a-gli abitanti di Maratea ha poi portato alla decisione di adibire gli opifici a lavori di confezione, in seguito• a un accordo con la Lebole. Per quanto riguarda, invece, la zona del Melfese, si può dire che qui non vi siano vere e proprie industrie. Le attività esistenti sono legate all'utilizzazione di particolari risorse presenti nella stessa zona. Nella pianura dell'Ofanto vi è uno zuccherificio abbastanza importante, in una zona servita da una linea ferroviaria e fornita in abbondanza di acqua. Nel Melfese esistono poi, impegna.te nello sfrutta1nento di acque minerali, piccole aziende a conduzione familiare e dotate di impianti per lo pit1 antiquati. Le bottiglie per l'acqua minerale sono fornite da_ una modesta vetreria. L'utilizzazione delle acque potrebbe avere discrete prospettive, a condizione peraltro che gli impianti venissero ammo,de·rnati e che tutte le aziende costituissero un Consorzio· per l'acquisto e la vendita de~ prodotti. · Un'altra attività di discrete proporzioni è quella enologica. Solo nel 243 ·Bibiiotecag inobianco
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