Ermanno Corsi strade, per le ferro•vie e per le case popolari; riduzione dei prezzi dello zucchero, delle banane (mo,nopolizzate da Enti statali) e della benzina (attraverso l'azione sui prezzi da parte dell'ENI). « Tutto ciò (Norman Kogan, op. cit.) allo scopo di rendersi popolare di frotzte all'opinione pubblica e specialrnente nei confronti dei ceti medi, per i quali l'autoniobile stava diventando un indispensabile simbolo di prestgio ». 1\nnuncia altre diminuzioni nei prezzi del pane, •dei prodotti farmaceutici, dei fertilizzanti, del cemento e delle patenti automobilistiche. I lavoratori delle ferro,vie e delle poste ottengono gli aumenti richiesti. Tambroni promette q_ualcosa a quasi tutti gli strati della società italiana: L1na maggiore spesa pubblica, maggiori sussidi all'industria ed all'agricoltura, al Mezzo,gior110, alle isole e alle grandi imprese settentrio,nali di costruzio,ni navali. Promette di diminuire le tasse. Annuncia le Leggi Speciali per Roma e Napoli. La destra conservatrice della DC è soddisfatta, i grandi gruppi capitalistici privati inneggiano all'attivismo del governo, l'Azio,ne Cattolica allenta la sua pressione dando giudizi di legittimità sull'assetto politico che si è creato, i monarchici (in tutte e due le co·mponenti, laurina e covelliana) mettono a disposizione i loro voti, i dirigenti missini sono euforici, si sentono dei protagonisti. . L'asse governativo è nettamente spostato a destra. Moro avverte i pericoli delle iniziative demagogiche di Tambroni e sostiene la necessità di accelerare i tempi della chiarificazione politica con il PSDI, il PRI ed il PSI. È l'unico, modo per limitare lo spazio di manovra a Tambroni e respingerlo nell'an1bito amministrativo-tempo~aneo del suo Ministero. Le autorità vaticane, tuttavia, non attenuano la loro vigilanza su ogni fatto nuo•vo nelle vicende interne della DC e prevengono il disegno di Moro. Alla vigilia del Consiglio Nazionale democristiano, convocato per essere investito della questione dei rapporti tra cattolici e socialisti (chiave per uscire definitivamente dalle ricorre11ti crisi, per colmare il vuoto di potere che si trascina da troppo tempo e per neutralizzare qualsiasi tendenza di involuzione autoritaria) si ha una clamorosa intimidazio,ne dell'« Osservatore Romano», _che ·di nuovo prende apertamente posizione contro la politica di apertura a sinistra. Intervenendo ancora nei rapporti tra gerarchia ecclesiastica e fedeli, l'organo vaticano condan,na i tentativi, da parte di alcuni settori dc, di operare una distinzione fra la pratica della fede religiosa e l'esercizio di quella politica. Si sostengono con nuovo accanimento le vecchie tesi : anche nella sfera della sita attività civile il credente non può essere sottratto alla guida della gerarchia ecclesiastica; cercare di affermare una piena autonomia del credente 11ellasfera civile significa accettare una malsana teoria lai230 Bibiiotecag inobianco
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