Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

Dieci anni fa, Ta1nbro11i Non era certo un modo di risolvere la crisi. Era solo un modo di forzare una situazione che si era già dimostrata largamente sfavorevole. Comunque, nella speranza di alleggerire la tensione da lui stesso creata, Tambroni si impegnò ad accentuare, nelle dichiarazioni al Senato, il carattere amministrativo e tempora11eo del suo Ministero, che sarebbe stato vincolato alla data fissata dalla Costituzione per l'approvazio 1 ne dei Bilanci, e cioè al 31 ottobre 1960. La Direzione dc, con un voto a maggioranza, concorda con questa impostazione e con lo « stato di necessità ». Quindi dà via libera a Tan1broni, ribadendo tre punti essenziali: la netta caratterizzazione amministrativa del governo, la limitazione dell'azione ·governativa nel tempo e nella materia (approvazione dei Bilanci dello Stato), rigetto di qualsiasi qualificazione politica. Il 28 aprile si co·nclude l'iter parlamentare del gover110. Il Senato concede la fiducia a Tambroni con 128 sì (DC, MSI, indipendenti Paratore, Cadorna e Massari) e 110 no (PCI, PSI, PSDI, PLI, PDI, 1 due altoatesini ed il rappresentante valdostano). Quello stesso giorno Granchi festeggia al Quirinale i s11oi cinque anni di presidenza. Ora che ha ottenuto l'investitura dai due rami del Parlamento, Tambroni impegna tutto il suo attivismo per realizzare la sua massima aspirazione: « raggiungere il pubblico », far sentire la sua presenza. Resta indifferente al fatto che il suo Gabinetto è i11completo, che Pastore, Bo e Sullo decidono di rimanerne fuori. Questo aspetto della crisi egli lo risolve disinvoltamente con una serie di interi1n. Tiene per sé il Bilancio, Ferrari Aggradi si assume quello dei Trasporti. Quello che conta, per Tambroni, non è la gestione collegiale del potere, ma l'i1npronta personalistica che egli vuole dare alla gestione del potere. È il momento di governare ponendosi al di sopra del Parlame11to e di trasformare il suo governo, provvisorio e non politico, in un governo politicamente attivo, seguendo una strada sulla quale, ovviamente, solo il MSI potrà seguirlo. Per « raggiungere il pubblico » e per giustificare alcune sue inziative populiste, Tambroni comincìa ad esaltare la solidità della situazio11e economica e finanziaria. Dice alla Camera: « Il '59 è stato per il nostro paese il migliore anno di qt,testo dopogiterra. Anche la situazione dei primi sei mesi del 1960 si presenta favorevole. Siamo in una fase positiva ». Si scoprirà negli anni successivi, invece, quanto precaria fosse la situazione economica e quanto fragile il tanto reclamizzato « miracolo industriale italiano », inventato per conferire benemerenze « economicistiche » ai governi di Centro e di Centrodestra. Tambroni annuncia provvedimenti « qualificanti », che mal si accorda110 con la provvisorietà del s_uoincarico: riforma del Senato, delle Finanze locali e della burocrazia, ribasso dei prezzi e aumento della spesa statale per le auto229 B:ib-i1otecag inobianco

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