Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

Dieci anni fa, Tam brani paracadute si apre, si salva, se no precipita e si rompe la testa ». È una conversione rapida, che lascia st11piti. « Non mi sento ottimista, dice Tambroni alla Direzione del suo partito il 22 marzo, 1na sono sereno. Il governo che nasce è di amn1irzistrazione. Sit di esso non pitò innestarsi il problema dei voti graditi o sgraditi. Per ora bisogna mettere nello scrigno tutte le politiche. Gover1'zo di centro, cerztrodestra, cerztrosinistra: per il momento nulla è n1.atttro. Inforn10 la Direzione, aggiunge, ch,e non prenderò contatti con alcitn grttppo politico. Rischierò di cadere, ma uscire1110dal Parlamento a fronte alta per il partito. Saranno le dichiaraziorii di presentazione al Parlamento che offriranno ai gritppi la base per il loro voto. All'estero andremo con la dignità di 1J11 gover110 clie vuole farsi rispettare ». Frasi ad effetto e inutilità della consultazione dei partiti ricorrono spesso nel linguaggio di Tambroni. Egli ritiene di poter « rafforzare e difendere » la funzione del Parlame11to proprio escludendo i partiti e cioè la base di un Parlamento democratico. La pericolosità dei suoi propositi non tarda ad essere denunciata dai gruppi politici. L'idea di un governo d'affari raccoglie solo critiche. Socialdemocratici e repubblicani, tramite Saragat e Reale, ribadiscono la convinzione che solo il tripartito di Centrosinistra sia in grado cli risolvere i gravi problemi del paese. La Direzione nazionale del PSI approva questo documento: « Non sono tempi per gover11i d'affari, 1na per chiare, impegnative assunzioni d'i responsabilità politiche, fitori dalle quali è ditbbio che si possa risolvere la crisi ministeriale, mentre è certo che si aggraverebbe la crisi politica e si aprirebbe la via alla cris-i delle istituzioni democratiche secondo il premeditato obiettivo delle destre ». I comunisti annunciano una lotta ad oltranza. A destra, i liberali dicono « no » a Tambroni perché lo so.spettano di voler giungere, attraverso un 1nonocolore pendolare, all'apertura a sinistra, da realizzare di fatto in autunno, dopo aver fatto approvare i Bilanci dello Stato con i voti di destra. « Il PD/, dichiarano Lauro e Covelli, non pitò regalare voti a nessitno e voterà a favore di t-ln governo soltanto se farà parte della n1aggioranza precostituita ». Lauro ha un fatto personale con 1'ambroni. Era sindaco di Napoli quando il presidente-incaricato, nel 1958, gli sciolse il Consiglio comunale, quale ministro dell'Interno, accusandolo· di sperperare il pubblico de11aro. Si deli11ea il voto favorevole del solo MSI, che apprezza la messa in mora dei partiti, il rifiuto di qt1alificare politicamente la soluzione della crisi, la sconfessione, in pratica, del negoziato per l'aper.tura a sinistra. Tatticamente, Michelini, Aln1irante e ~Roberti fanno sapere « di avere ancora qualche 221 Bi biiotecaginobianco -

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