Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

CRONACHE E MEMORIE Dieci anni fa, Tambroni di Ermanno Corsi L'estate del 1960 fu il perioclo più dramn1atico della storia italiana dal dopoguerra. Si toccò il limite di sicurezza per le istituzioni democratiche, il Parlamento corse il rischio di essere ridotto ad un elemento di contorno dell'attività politica, il veleno della tentazio·ne autoritaria si insinuò nella vita civile e sociale del paese. U11a volontà monocratica cercava di soprapporsi progressivamente alla volontà dei partiti, seco·ndo un preciso disegno di restaurazione politica e di distruzione delle libertà democratiche. I fantasmi cli un passato non troppo remoto parvero riprendere corpo per tagliare la strada alla giovane Repubblica. · Fu il periodo di Tambroni, della sua prima esperienza governativa, che durò 123 giorni, dal 25 marzo al 26 luglio 1960. Il dramma politico dell'Italia non nacque, ovvìa111ente, soltanto dalla disposizione propria di Tambroni a governare al di sopra del Parlamento, dal suo disprezzo per. la volontà dei gruppi politici, ma anche da u11a situazione politica nazionale molto deteriorata, dalla crisi del vecchio equilibrio centrista, dalla crisi della tradizione degasperiana, dalle difficoltà obiettive di ricercare nuovi equilibri per rendere più forte e più larga, agli inizi degli Anni Sessanta, l'area democratica, più stimolante il confronto politico, più incisiva l'azione riformatrice. Quando ebbe da Gronchi l'incarico di formare il nuovo governo, il conte Fernando Tambroni Armaroli aveva 59 anni, era una delle personalità più in vista del suo partito·, una di qt1elle che più godeva la fiducia del Quirinale. Il suo cu.rriculun1 era abbastanza interessante. Nato nel 1901 ad Ascoli Piceno, figlio di avvocato ed avvocato anche lui, Tambroni si dedicò presto• alla politica. Quando· Don Sturzo fondò, al Santa Chiara di Ronia, il Partito popolare, egli aveva circa 18 anni. La giovane età non. gli impedì, tuttavia, di partecipare alla vita del partito. Nel 1921 fu vice presidente nazio11ale della FUCI, nel 1924 vice presidente della Giunta diocesana di A11co11a1, 1el 1925 segret_ario provinciale del Partito popolare. La reazione fascista investe le organizzazio11i di cui egli fa parte. Nel 1926, dopo l'attentato di Bologna, è arrestato. È costretto a confi213 ·Bibliotecaginobianco

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