Argomenti I prelievi hanno un'incidenza no·n trascurabile sul costo del lavoro. Ciò significa che, in un regime di economia aperta com'è quello in cui è inserito il nostro sistema economico, il loro peso può ridurre, o contribuire a ridurre, la competitività delle nostre imprese, con conseguenze che non è difficile i11tuire. D'altra parte, nonostante tutti gli sforzi che si stanno compiendo, le prestazioni degli enti previdenziali ed assistenziali non possono essere considerate, in genere, del tutto soddisfacenti. Già vari anni fa, il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro effettuò un approfondito studio sulla situazione della previdenza sociale in Italia, ed indicò alcune linee da seguire per la riorganizzazione degli enti del settore. Propose, fra l'altro, cl1e si procedesse ad una loro graduale unificazione e che si sviluppassero i processi, iniziati e poi interrotti, di fiscalizzazione degli oneri sociali. Purtroppo, come molti altri studi, anche quello del CNEL sulla previdenza sociale è rimasto lettera morta. Oggi, il problema si ripropone ancora. Come si è detto, la massa di denaro che gli enti previdenziali e assistenziali impiegano è ingente, e ciò impone - data anche l'importanza crescente delle loro funzioni - di procedere alla graduale eliminazione di tutti i doppioni non necessari, all'unificazione delle prestazioni e ad un reale coordinamento operativo. D'altra parte, la fiscalizzazione, che appare l'unico mezzo per assicurare al futuro sistema di « sicurezza sociale » i mezzi enormi di cui avrà bisogno, investe da un lato· la riforma tributaria, e quindi l'unific~zione dei tributi e la ripartizione dei prelievi - dato che, appunto, la fiscalizzazione è il finanziamento della « sicurezza sociale » con mezzi tributari invece che con mezzi contributivi - e, da un altro lato, la ridistribuzione delle risorse che affluiscono allo- Stato nel contesto della politica generale che questo persegue. E quindi nel quadro di quella strategia di sviluppo alla quale si è accennato. Il discorso sugli organismi del secondo tipo si collega direttamente al problema della « sicurezza sociale ». È noto infatti che il sistema degli organismi assicurativi integra il sistema degli e11ti previdenziali, anche se persegue, per suo conto; fini economici che sono invece estranei al complesso degli organismi prima considerati. · Ciò appare ancora più in risalto se si considera che il fulcro d~l sistema assicurativo p•er il ramo vita è costituito da un ente pubblico, l'Istituto Nazionale delle Assicurazioni (INA), che amministra anche . fondi speciali (ad esempio, fondi per ind~nnità di anzianità), collegati alle attività .previdenziali, e cura gestioni varie per conto• dello Stato in base a speciali disposizioni legislative. E se si considera che le imprese 201 ·Bibliotecaginobianco --
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