Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

.. Argomenti sanitaria delle fam.iglie con una vasta azione capillare che dovrebbe essere favorita anche dall'insegnamento obbligatorio della puericultura nelle scuole femminili secondarie e nei Magisteri e dalla diffusione di appositi corsi d'intesa con la Direzione Generale dell'Educazione. Popolare della P.l .. Al fine di superare alcune situazioni ambientali particolarmente gravi e preoccupanti in certe zone del Paese si prevedono anche programmi speciali di intervento con l'utilizzazione di équip·es altamente specializzate ed attrezzate di personale sanitario e sociale ». Non è difficile dubitare dell'efficacia di un « piano di prevenzione di massa e di educazione sariitaria » basato sulla piena utilizzazio,ne di una « tessera sanitaria materna » e di un « libretto sanitario infantile » - entrambi già in uso da vari anni, ma con scarsissimi risultati pratici - e che faccia affidamento sull'insegnamento· o·bbligatorio della p·uericultura, indubbiamente opportuno• ma dai risultati comun·que lontani nel tempo; che insomma restringa l'azio,ne dell'ONMI in una direzione dimostratasi già poco efficace - perché basata sempre sul criterio di venire incontro a chi « chiede » assistenza, richiesta che laddove la coscienza sanitaria è insufficiente è giocoforza più scarsa che altrove -, nel mentre conta su di una modifica del settore scolastico (ed anche u11iversitario quan-do si chiede, come viene fatto in segui,to, l'incremento delle cattedre universitarie di puericultura) che non serve certo a caratterizzare una nuova politica assistenziale dell'ONM.I, ma rappresenta soltanto una richiesta di collaborazione ad altre organizzazioni statali. Non si comprende poi in cosa consista « l'utilizzazione di équipes altamente specializzate ed attrezzate di personale sanitario e sociale », équipes non ben definite, in merito alle quali peraltro ben poco risulta nella progra1nmazione dettagliata che segue, come b-en poco risulta circa la nuova strutturazione degli Uffici Centrali. Anche a p-roposito degli Asili Nido si manifesta la scarsa sensibilità del Co,nsiglio Centrale alle situazio11i decisamente gravi di talune regioni italiane, quando non viene più fatto· cenno degli Asili Nido Permanenti 4, 4 Un brevissimo cenno viene fatto in seguito, a proposito dell'organico del personale, al fine di chiarire il destino dei « Direttori di Istituto » che avevano appunto il compito di sovrintendere a quegli Istituti Permanenti. Dice testualmente: « Non si ritiene di dover spendere troppe parole (sic!) per questa categoria di professionisti, in quanto nella maggior parte dei pochi (non ne viene denunziato il numero complessivo) Istituti dell'O.N.M.I. con ricovero permanente, il servizio sanitario. è affidato a medici con rapporto di lavoro professionale. Solo in quattro Istituti più importanti prestano regolare servizio dei direttori di ruolo: due pediatri a Roma, nel Pensionato per lattanti e divezzi di via Dario Niccode1ni, un pediatra nella Colonia Ugo Pisa di Massa (tre Istituti del Centro Nord) ed un ostetrico nell'Asilo Materno di Ischia » ( che ha inspiegabilmente sospeso da qualche mese le ammis-. sioni e che probabilmente verrà chiuso non appena vacante, così come accadde per l'Asilo Permanente di Fuorigrotta). 187 ·Bibliòteca·ginobianco -

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