Antonino de Arcàngelis tiva deve preocct1parsi in primo luogo del problema della so·pravvivenza (predispo·nendo le misure atte ad eliminare gli eccessi della mortalità infantile), in secondo luogo deve affrontare il: problema del raggiungimento e del mantenime.nto del benessere fisico dell'infanzia (provvedendo a colmare le insufficienze nutritive che rendono impossibile tale benessere), ed infine deve cercare di risolvere i complessi problemi creati dall'inserimento della donna nel mondo del lavoro (predisp·o 1 nendo strutture assistenziali in grado di garantire ai figli di madri lavoratrici la miglior sostituzione po•ssibile di qt1ella funzione materna che le donne lavoratrici possono assolvere solamente in parte, e che p·ure è determinante per lo sviluppo tanto fisico quanto psichico· del bambino; e ciò soprattutto in previsione di un ulteriore processo di industrializzazione e quindi •dell'assorbimento, da parte del mondo del lavoro, di crescenti quote di mano·dopera fem1ninile ). Di tutto questo, nelle « linee programmatiche » non v'è traccia. Per quanto poi riguarda lo scarso conto che si è tenuto 1 delle particolari necessità di talune regioni italiane, va sottolineato che nella riorganizzazione degli Uffici Centrali dell'ONMI non è stato previsto un Centro Studi che provveda periodicamente a tracciare un pro,filo della situazio,ne nazionale, nel quale siano i:nesse in evidenza le necessità delle varie regio,ni j' così co,me ci sembra inaccettabile la mancanza di una Direzione dietologica o nutrizionale (oltre quelle ostetrica, pediatrica e neuropsichiatrica previste) cui affidare la valutazione· del livello nutritivo· degli assistiti, 1nediante campionamento e secondo i più moderni criteri di verifica, no11ché la scelta di interventi ·di tipo nutritivo a favo·re dei bambini di regioni e province, in particolari condizioni di bisogno; e che si preoccupi anche del tanto necessario, controllo sulle diete degli Istituti sia pubblici che privati co·nvenzionati. Ma la ins11fficienza delle « linee programmatiche » al cospetto di situazioni particolarmente gravi è dimostrata anche da questa precisazione: « Conipito fondamentale dell'ONMI deve essere comunque l'attuazione siste,natica di un piano di prevenzione di massa e di educazione sanitaria, utilizzando pienamente la tessera sanitaria materna e il libretto sanitario infan.tile, per controllare periodicamente e migliorare lo · stato di salute, per combattere efficacemente gli ancor forti i1idici di mortalità materna, perinatale ed infantile, e per elevare la coscienza 3 Successivamente, a proposito della organizzazione degli Uffici Centrali, viene fatto cenno ad un Ufficio Studi, Stampa e Propaganda, che però, essendo previsto « in relazione alle funzioni di guida e direttiva del vertice », senza precisazioni di sorta, sembra non si possa identificare con un Centro obiettivo di· valutazione della situazione nazionale, 1na debba rappresentare un Organo interprete dell' « orientamento politico dell'Ente ». 186 Bibiiotecaginobianco
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