Antonino de Arcangelis Ai verbali delle riunioni delle quattro commissio,ni di studio fa se- ·guito un breve verbale dell'assen1blea plenaria - che praticamente si sintetizza in una serie di interventi di ringraziamento ed in dichiarazioni di impegno in ragione ·dell'importanza del problema - ed infine viene riportata la mozione finale, della qùale riferiamo le proposizioni conclusive, che postulano: « a) la necessità di impostare e risolvere in modo globale ed unitario il problema dell'infanzia e dell'adolescenza, di cui l'attività di assistenza è una delle componenti di maggior rilievo sociale, morale e politico; b) la necessità di ttna preventiva programmazione per una valida realizzazione dei fini inerenti all'assistenza all'infanzia, modificando e, se del caso, p·otenziando le strittture esistenti e ciò nel quadro d'el piano generale di programmazione quinquennale; c) la istituzione di un i1nico ministero che comprenda, disciplini e coordini tutta la attività concern_e11te il problema in argomento, articolando, in modo o-rganizzativamente valido, le singole competenze a livello nazionale, regionale, provinciale e comunale; d) l'urgenza di definire ed attz,tare una legislazione che sia adeguata alle moderne esigenze ed ai risultati conseguiti dagli studi delle discipline medico-psico-pedagogiche, tenendo conto in particolare del bisogno del bambino da assistere e della famiglia, che deve essere sen1pre preferita nell'assistenza, dando così ad essa la possibilità di espletare il proprio compito naturale ed insostituibile di allevare ed educare i figli; e) nell'anzbito dell'attitazione della legge Dal Canton sulla adozione speciale, in relazione soprattutto ai fi11i di assistenza all'infanzia da essa perseguiti, pote11ziare gli organici della giustizia minorile, attualmente insufficienti, ad espletare anche il nuovo importante compito. Il Convegno invita il Partito ad affrontare efficacemente le questioni particolari e ad articolare un discorso, ugualrnente efficace, sul ruolo generale dell'assistenza nella vita editcativa ». Se ci si limita a leggere la mozione conclusiva del Convegno•, senza soffermarsi su taluni particolari emersi nel corso delle discu-ssioni, si è tentati di co-nsiderarla come una semplice sollecitazione, -del tutto priva di co·n·cretezza, a fare qualcosa per l'infanzia italiana. Ma dalla lettura completa degli atti deriva la grave constatazione che tutto quanto di più clamoroso è emerso nel corso degli interventi, non trova alcuna risonanza a livello conclusivo. Basta ricordare - senza soffermarsi sulle critiche, a volte gravi, espresse nei confronti della ,politica assistenziale della DC da parte di esponenti dello stesso p·artito - la questione della 182 Bibiiotecaginobianco
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