Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

.. Argomenti screzionale ed in pratica influenzata, purtroppo limitatamente· e negativamente, dalla tnancanza di adég·uati mezzi economici dell'Ente ». Non obbligatorietà che - aggiungiamo noi - troppo spesso 1 si è risolta, per mo1 tivi legati a situazioni locali, a deformazioni nella valutazione dello stato di reale bisog·no del bambino can-didato all'assistenza. In Italia, dunque, il settore assistenziale fondato su di una disposizione legislativa obbligatoria - quella a favore degli illegittimi - mostra elementi di insufficienza dopo quaranta e più anni dalla sua creazione, mentre l'altro settore - quello generale dell'assistenza a tutta l'infanzia - mancando di obbligatorietà dall'origine, l1a finito per assumere u11 carattere ad libitun1 degli amministratori, che molto raramente coincide con le effettive situazioni di bisogno. La seconda relazio·ne del prof. Leonardo Ancona, su « Le conseguenze psichiche delle disarmonie affettive dell'infanzia », di interesse specialistico, serve a mettere in evidenza le difficoltà inerenti ad o·g11i tipo di sostituzio·ne del rapporto familiare naturale, difficoltà che tuttavia non giustificano l'arretratezza della nostra organizzazione; il relatore infatti non manca di segnalare le soluzioni che altri paesi hanno saputo raggiungere e non trascura di denunziare le difficoltà di intesa che esistono in Italia fra i settori Sipecializzati e taluni ambienti politici, quando 1 scrive: « E' vero infatti che la famiglia, se c'è ed è ordinata, costituisce l'ambiente 1nigliore per far crescere un bambino; ma siccome la famiglia - come abbiamo visto - può essere patogena, bisogna che -vi siano dei trattamenti pedagogici e psicologici adeguati a correggere queste carenze di comportaniento. Siamo molto lontani da questo traguardo purtroppo in Italia e ieri, quando sentivo l'on. Dal Canton che diceva: non è questione di personale specializzato, ma di posti letto, mi sentivo venire i brividi. Perché se n.oi dobbiamo co·mbattere ancora per i posti letto, come p·otremo arrivare a realizzare gli Istituti d'i etti prima vi ho detto? ». E più avanti precisa: « non è soltanto la predisposizione affettiva o il voler fare il genitore buono ciò che salva il bambino o che lo educa bene; ma è una conosce11za tecnica talmente specializzata da diventare una seconda natura in chi sta vicino al bambino ». Le successive relazioni - quella di Torricelli su « l'assistenza all'infanzia bisognosa da parte degli Istituti Provinciali per l'Infanzia», quella di Descovich sui « problemi e prospettive dell'assistenza all'infan- · zia », quella di Mencarelli su « Assistenza e Educazione » - costituiscono analisi più o meno dettagliate delle com.plesse ed estese lacune del settore nonché elenchi di .proposte per talune so·luzioni parziali, avanzate da esperti di varia provenienza che tendono· a segnalare la 179 ·Bibliotecaginobianco -

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