Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

.. La « fortuna » o la « rovina »? meno tende a sottovalutarla. Non sembra, infatti, che le preoccupazioni meridionalistiche, destate dalle sempre più eloquenti e sempre più vistose conseguenze di una -crisi economica e finanziaria che non accenna an,cora a regredire, siano in primo piano fra le altre che incalzano gli ambienti politici, sindacali, imprenditoriali. Maiora premunt? · Pro,babilmente, ,plausibilmente, i pro,blemi settoriali che sono all'origine della domanda di riforme - casa, trasporti, sanità, scuole - si so·no tanto aggravati, specialmente nel Nord, che si tende a dimenticare la causa prin,cipale di questo aggravamento ed a sotto,valutare la necessità di intervenire soprattutto· « a monte », come o-ggi suol dirsi, di questi problemi: per elim_inare o quanto meno per svelenire quella causa dell'aggravamento dei loro termi11i che potrebbe rimanere operante, ad onta delle stesse riforme, ove dovesse mancare l'adeguato intervento « a monte », che è quanto dire l'adeguato· intervento nel Mezzogio1rno (più che per il Mezzogiorno). Se, infatti, le riforme per la casa e per i trasporti, per la sanità f e per la scuola, dovessero curare gli effetti e non sradicare la causa I dell'urbanesimo patologico che va diffondendosi nel Nord, ci ritro- I veremmo prima O· poi, e m-agari più prima che poi, al punto di partenza: co-n i problemi di congestione aggravati nel Nord e quelli di depressione aggravati nel Sud; con la n·ecessità di intervenire nuovamente e sempre più intensamente nelle aree metro,politane .. li del Nord p•er curare una patologia dell'urbanesimo le cui manifesta- 'i zioni tendono· a riprodursi se ci si limita a curarle, dopo ,che si sono i aggra,vate, e non ci si risolve a prevenirle, prima che diventino gravi. Se, cioè, i problemi della casa e dei trasp,orti, delle scuole e degli ospedali, sono oggi diventati tanto• gravi a T1orino ed a lv1ilano, e risulta quindi urgente costruire nuove case e nuove scuole, nuovi ospedali ,e nuove strade (onde la necessità di reperire suoli a costi crescenti là dov-e lo spazio comin·cia ad essere una risorsa scarsa, come del resto l'acqua e perfino l'aria), è doveroso domandarsi che uso e ·che abuso si è fatto degli spazi liberi, dell'acqua, dell'a·ria. E guai allora se si sottovalutassero i contraccolpi torinesi e milanesi delle tante occasioni sciupate di creare nel Mezzogiorno•, a Battip-a.glia, ad Andria, a Caserta, a Pescara, a Reggio, Calabria, ecc., i nu1o·vi posti di lavo1 ro che ci si è ostinati a creare in zo11e di più o meno co·nsolidata piena occupazione, di più o meno intensa industrializzazione, di più o 1neno· saturata dotazione infrastrutturale·, di più o, meno, p·ato1ogica urbanizzazione. 15 iblioteca-ginobianco -

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