Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

Giulio Picciotti profondo di umanità, di rispetto della persona umana, non possono• che far bene a tutto il movimento, sindacale » 11 • La polemica si svolgeva, in questo caso, diretta~ente tra Pio, XII e Di Vittorio·, scavalcando il povero Grandi. L'atteggiamento vaticano ebbe peso non lieve nella rottura dell'unità sindacale da parte della corrente cattolica, almeno nei modi in cui tale rottura ebbe luo,go, senza alcun accordo con le altre correnti, qt1ella del PSLI e quella repubblicana, che furo·no « prese di sorpresa dall'azione dei democratici cristiani » 12• Ciò avveniva a.ppena un mese do·po la costituzione dell'alleanza democratica che seguì le elezioni del giugno 1948. Se nelle intenzioni la rottura cl1iaramente significava l'affermazione dell'egemonia cattolica sull'alternativa alla CGIL, con disprezzo assoluto della posizio,ne nella quale si sarebbero venute a trovare le due correnti che si richiamavano agli altri due partiti (il PSLI e il PRI) che pur collaboravano al governo con la DC, i modi di quella rottura avrebbero provocato la moltiplicazione delle centrali sindacali (e quindi un indebolimento rispetto alla CGIL) con conseguenze ancor più pesanti, e che si cerca di superare nella prospettiva del sindacato nuovo degli anni 70. La pretesa gestione politica dei cattolici da parte del Vaticano, non si limitò a quegli anni, né s'interruppe al termine del periodo degasperiano. E l'intervento diretto sulla DC, quando mancò in più alta sede, non fu mai assente a livello di episcopati, così da condizionare dal basso le stesse scelte politiche che sarebbero state prese dal partito· in sede nazionale. Una parte dei consensi che Fanfani ebbe co·me segretario del partito tra la generazione più giovane e tra i quadri intermedi, derivò, tra l'altro, dal suo tentativo di svincolare il partito da queste determinazio·ni extra politiche attuate dal basso dagli episcopati attraverso la mediazione dei no1 tabili. Fanfani si trovò contro il « centro », i notabili e la destra capeggiata da Andreotti e Pella; alla fine del '58 contro di lui fecero la loro prima apparizione i « franchi tiratori ». E il gabinetto Fanfani va in minoranza. Nel gennaio '59, nuo·vamente battuto, Fanfani present.a le dimissioni anche dalla segreteria del partito, dimissioni che il card. Siri giudica « moralmente amn1irevoli e politicamente utili » 13 • All'inizio del '60 l'intervento della gerarchia sulla DC provoca il fallimento del tentativo di Segni, e poi di Fanfani, di formare un governo di centro-sinistra: « Segni tentò il centro sinistra e si ritirò precipitosamente senza dare spiegazioni: il Vaticano lo aveva avvertito in modo 11 Atti dei congressi della CGIL, Editrice sindacale italiana Roma, 1949. 12 D. L. HoROWITZ, Storia del movimento sindacale in Italia, « Il Mulino», 1963. 13 PIERO OTTONE, Fanfani, Longanesi 1966. 160 Bibiiotecag inobiai1co

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