.. Giu.lio Picciotti È questa la logica garantistica, la stessa logica che il card. Antonelli opponeva al conte Ponza di San lVlartino; e a ben vedere, è la logica che ha dominato• l'atteggiamento della Santa ~ede nei co·nfro,nti della politica italiana dal do·poguerra ad oggi, non importa se questo· atteggiamento si scontrava con la coscienza di quei cattolici che no·n intendevano rinnegare i valori conquistati dallo Stato laico. Voglio qui ricordare una pagina che ho letto e che mi è sembrata significativa, tratta da un saggio- su Cristianesimo e laicità, pubblicato su « Esprit » dell'ottobre 1949, e riportato in un volume di Domenach e de Montvalon, recentemente tradotto, in italiano· 3 • Gli autori del saggio scrivevano: « Che cosa significa Stato laico? I stituziorzi 11azionali laiche? Significano in senso stretto che per vivere nella realtà, senza restrizioni, con diritti pieni ed integri, la vita della nazione della società civile non si deve richiedere al cittadi1-10 d.i avere la fede religiosa; significa che l'àmbito della Chiesa e dello Stato sono radicalmente distinti i11forza dell'atto di fede e cioè in forza dell'atto essenzialmente libero, e che precisa nel modo più essenziale la libertà. Lo Stato ( e ancor più il1·zaqualsiasi società di nazioni) esprime tutta la vita umana che si sitita pri1na dell'atto di fede o, meglio, dell'atto di libertà che decide di aderire alla fede: tutto l'ordine naturale e temporale costituisce la sua giurisdizione. Quindi la laicità esprime su.I terreno giuridico la stessa libertà dell'atto di · fede. Anzi, essa è soltanto la proiezione giuridica di quella coscienza viva della libertà insita 11ell'atto religioso, è, insomma, la garanzia di questa libertà ». Negli ultimi 25 anni il Vaticano ha seguito 1 nei confronti della politica italiana, esattamente la via o·pposta, ossia un.a politica garantistica; e se dopo il Concilio, certi integralismi sono caduti, ed è gradualmente venuta meno l'indicazione da parte della Conferenza episcopale, dell'obbligatorietà del voto in favore della DC 4, purtuttavia quell'impostazione garar1tistica di fondo, è rimasta, come è stato confermato- dal richiamo al ·Concordato a proposito della legge sull'introduzione del divo,rzio in Italia. Quest'impostazione garantistica ha avuto conseguenze sulla Chiesa italiana: « In Italia il discorso politico è stato per i cattolici - ha scritto . Mario Rossi - quello su cui sono state concentrate le forze e le debolezze. È rimasto poco spazio per la cultura, per il rinnovo teologico, per una psicologia della libertà spiritiLale che in fondo è la terra su cui possono. germogliare le esperienze più vere della vita. Garantire la libertà politica è buona cosa, ma da sola non basta se della stessa libertà po3 DoMENACH-DMEoNTVALON, Una avanguardia cattolica, ed. Morcelliana, 1969. 4 GIULIO PICCIOTTI, Il voto dei cattolici, « Nord e Sud», luglio 1970. 156 Bibiiotecaginobianco
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