Nord e Sud - anno XVII - n. 128-129 - ago.-set. 1970

Adriana Bich tenza da una più larga possibilità di occupazione grazie all'incremento della sco1 larità 01bbligato1ria ed a varie altre circostanze note a tutti. Questa diffidenza, in gran parte inconscia, viene in genere razionalizzata come timo,re di veder « dequalificata » la catego·ria; ritenendosi il « prestigio » di questa direttamente proporzionale alle difficoltà incontrate per entrare a fame p·arte. Una pro·va palese di ciò è che per un Iu,ngo1 p-erio1do, e anco1 ra in tempo recentissimo•, ·addirittura in alcuni degli ultimi conco,rsi a cattedre, le commissioni giudicatrici, composte appunto di docenti, non hanno neppure consentito di coprire tutti i posti disponibili, reputando quindi inidonee alte percentuali di concorrenti. Insomma, spesso ci si attiene ancora ad un modulo astratto di valutazione, continuando, a usare i criteri e il metodo usati per il passato che, « giusti » o· « ingiusti » che siano di per sé, no·n si adeguano co.munque ad 1111asituazione di fatto che esiste, e che non si p11ò ignorare. Infatti, il risultato· è che i co,ncorsi, e la stessa « abilitazione», dap·prima escogitata come sanatoria di molte situazioni irrego1ari, sono ora posti in discussione, o addirittura rifiutati, e nella scuola statale si son trovati, e si trovano, ad insegnare sempre più n11merosi « fuori ruolo ». Proprio la necessità di costituire un forte gruppo di pressio·ne per ottenere la loro sistemazione, originò il nascere, in concorrenza con il SNSM, che nel d.opoguerra organizzò l'imponente, e veramente « rivoluzionario », sciopero del 1947, e che per lungo tempo raccolse adesioni cli· varia, ma definita ed esplicita ap·partenenza po,Iitica, del SASMI, che è stato, per parecchi anni principalmente il sindacato dei fuo,ri ruolo·. Via via, però, che si accogìievano le richieste di questi, per motivi e con vicende varie, si formavano numerosi altri sindacati, rispo,ndenti ad istanze, e anche a co,ncezioni della scuola, estremamente varie e differenziate. Cosicché adesso lo schieramento va dall' ANPPRA, che raccoglie solo « presidi e professo,ri di ruolo A », allo SNAFRI, di cui possono far parte quanti, muniti ·o meno della famosa « abilitazione », che anzi proprio tale sindacato contesta, insegnino, o abbiano insegnato, con un minimo· di continuità, nella scuola statale. Ne è conseguito che unico denominatore comune di gruppi così poco omogenei, anzi collocati su posizioni antitetiche, sia stato il pro,gressivo deteriorarsi dell'impegno « politico », intendendo con questo termine la volontà - e la capacità - di vivere la scuola conie problema generale, sociale e . civile. A·nzi questo è stato spinto sempre più ai margini dalla urgenza di interessi categoriali; e l' << apoliticità» è stata tanto più rigorosa e puntigliosa quanto, più ristretto era il gruppo associato, e quanto più settoriali e corporative, di conseguenza, si facevano le sue riv·endicazioni. E ciò spiega l'acci1mularsi e l'esplodere di un oscuro scontento, di un vago senso· di amarezza, di un irrazio 1 nale amalga~a di risentimenti, che so,no le componenti psicologiche più complesse, e al t·empo stesso più. palesi, della cr1s1 di giugi10. 124 Bibiiotecaginobianco

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