Giornale a più voci Poi abbiamo ap·preso il « pacchetto » dei pro 1 vvedimenti adottati ed i motivi che li hanno determinati; ed abbiamo ,letto, in una nota illustrativa, gli obiettivi cui i provvedimenti tendono e che si possono così riassumere: risa·namento delle finanze dello Stato ed ap,prontamento di riforme « cli struttura » senza rivolgersi al risparmio, in modo da lasciarlo disponibile per il finanziamento degli investimenti; riduzione dei consumi privati. Lasciamo ad altri, o ad altra circostanza, il discutere il pro1 blema di fondo circa l'imposizione fiscale diretta o indiretta in uno Stato moderno,; se gli inasp,rimenti adottati siano sufficienti ed opportunamente ripartiti; se le imposte scelte siano le più idonee dal punto di vista della facilità e celerità di esazione. Lo scopo di questa nota è 1soltanto quello, di appurare se e in che misura le scelte adottate 'Saranno in grado di conseguire l'obiettivo della riduzione dei consumi privati: ossia, per usare la terminologia ufficiale, se ed in che misura saranno ildonee ad « attenuare la pressione della do1 man,da (e) spostare risorse reali dal campo dei consumi privati a quello dei consumi pubblici e degli investimenti ». Naturalmente anche da questo più limitato punto di vista si può restare periplessi sul perché si sia preferito aumentare il bollo sulla patente e lasciare inal 1 terato quello sul porto d'armi; si posso.no formulare riserve sull'aumento dell'IGE sui giradischi o sulle macchine fotografiche, mentre è restata invariata la tassa di circolazione delle Miuria e delle Davidson; si può chiedere come mai siano restati esclusi dall'imposizione taluni generi di largo consumo che avrebbero certamente assicurato un bt1on gettito fiscale, quali ad esempio i giocattoli, oppure talune diffuse bevande gassate (cosa, quest'ultima, che avrebbe potuto avere benefici effetti sulla vendita di succhi e bevande a base di frutta e contribuire allo smercio delle eccedenze di pro·duzione ,della frutta stessa). Ma non è nostra intenzione entrare nel merito, dei singoli provvedimenti, anche perché è da supporre l'esistenza di validi motivi, pure se a noi sconosciuti, che hanno in definitiva orientato le autorità di governo verso questi provvedimenti e non altri. Ad un p·rimo esame si può affermare che la maggior parte delle nuo,ve misure fiscali - escluse quelle che riguardano, casi particolari, o un limitato numero di persone - interessa vasti strati di contribuenti: così è infatti per l'aumento delle imposte relative alla benzina, al telefono, alla patente, al passaporto, al gas in bombole, ai valori bollati, ai giochi e a gran parte dei consumi cosiddetti voluttuari. La strategia fiscale dei provvedimenti si propone infatti di ottenere - come si è detto - una riduzione dei consumi privati e ciò potrà essere co·nseguito solo colpendo quei consumi diffusi fra i contribuenti non « indiffe-. renti » all'aumento delle imposte, quelli cioè per i quali si pongono - in quanto consumatori -- delle scelte alternative. Ai fini del nostro assunto, quindi, interessano solo i contribuenti appartenenti alle fasce di reddito medie ed infe~ori, con l'esclusione di quelli .con reddi,ti elevati, per i quali gli inasprimenti fiscali hanno scarsissima o nessuna incidenza sul livello dei 119 Bi liotecaginobianco -
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