Nord e Sud - anno XVII - n. 127 - luglio 1970

Pescara, L'Aquila e dintorni ziale e i tempi di percorrenza, i dt1e elementi sono strettamente collegati: la dimensione, infatti, deve essere inferiore ad un certo valore massimo, in modo che ogni punto del comprensorio sia effettivamente raggiungibile da parte di tutta la popolazione entro un deterrµinato termine massimo di tempo. Per quanto riguarda, invece, la dimensione demografica, essa non può essere esattamente indicata a priori, ma deve considerarsi un dato variabile a seconda del rapporto esistente tra quantità di popolazione e dotazione di infrastrutture e servizi pubblici. La città, come abbiamo detto, anche se a livelli diversi a seconda della sua importanza, è sede di molteplici sistemi di servizi il cui interesse oltrepassa il puro ambito cittadino: « essa spande intorno a sé capitali e prodo,tti industriali, organizza la vita collettiva rurale nei suoi quadri amministrativi, diffonde le tecniche e i servizi di livello elevato » 17 • Il reale strumento di espansione, comunque, delle varie forme di influenza urbana è, essenzialmente, il « mezzo materiale di relazione »: ìe vie di circolazione e i mezzi di trasporto. Vie e mezzi a servizio, di persone e cose; le persone se ne servono per recarsi al posto• di lavoro e per tornarne o per usufruire dei servizi « cittadini »; le cose, ge11eralmente, per essere commercializzate. Questa serie di elementi permette di delineare gli interventi necessari alla realizzazione di un assetto del territorio. Tali interventi riguardano essenzialmente: la distribuzione della popo1 lazione, i collegamenti e l'organizzazione globale delle attività e delle residenze. Circa le localizzazioni industriali, l'obiettivo è quello di estendere il raggio di azione dei « fattori agglomerativi » tramite un migliore sistema di com11nicazioni che renda accessibili territori più ampi. Tuttavia tale miglioramento amplierebbe il territorio « in forma assiale » mentre gli obiettivi di riequilibrio territoriale che il piano dovrebbe proporsi puntano sulla « vitalizzazione » di centri lungo gli assi. Biso-- gna, ·dunque, rafforzare contemporaneamente lungo gli assi una serie di fattori di localizzazione 18 • Per quanto riguarda la distribuzione della popolazione due fattori intervengono a modificarla: qùelli che concernono le •possibilità di lavoro e quelli che concernono la realizzabilità di un •modello di vita urbana. Dunque l'intervento sulla « localizzazione » della popolazione deve essere volto a creare all'interno del co1 mprensorio possibilità di 11 PIERRE GEORGE, Geografia delle città, trad. it., ESI, Napoli, 1964. 18 Unione· Regionale delle Provincie Piemontesi, Linee per l'organizzazione del territorio della regione, IRES, Torino, 1966. 93 Bibliotecaginobianco

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