Editorial0 fossero l'anno scorso ad uno scioglimento anticipato delle Camere; e, a voler le elezioni anticipate, dovrebbe essere rimasta soltanto una parte della DC, quella parte che vorrebbe un'occasion.e pe~ il regolamento dei conti con l'altra parte e che tale occasione potrebbe trovare soltanto se le elezioni anticipate consentissero alla DC di guadagnare tanti voti quanti ne so110 necessari per consentire al partito di maggioranza relativa di scegliere fra un governo con il PSI ed itn governo con il PSU. Ma poiché tali voti andrebbero cercati più a destra che a sinistra, si pensa che oggi Fanfani sarebbe piit cli Moro capace di trovarli: il PSU allora potrebbe essere preferito, nella scelta per il governo postelettorale; e in questo senso il PSU potrebbe ritrovare un interesse per le elezioni anticipate, sostitutivo di qtlello che lo spingeva l'an110 scorso, quando gli era consentito sperare di guadagnare liti i voti di destra e quelli dell'ala più n1oderata del tradizionale elet tarato democristiano. Sennonché il timore di urta radicalizzazione degli schieramenti politici, conseguente ad itna radicalizzazione dei comporta1nenti elettorali, non può essere sottovalutato; e lo stesso PSU non può nascondersi il rischio che - nell'ipotesi di una vittoria elettorale della DC, che sia anche una vittoria della parte fa11fania11a su quella morotea - si voglia correggere la tendenza alla radicalizzazione con una proposta di politica integralistica che includa il PSI come forza di copertura ed escluda il PSU. Né è detto clze il disegno della repubblica conciliare non abbia a realizzarsi con Fanfani dopo un rafforzamento elettorale e parlamentare della DC. Qileste ipotesi, allo stato attuale delle cose, non hanno comunque altro valore che quello di provare che i disegni politici sono in questo momento difficilmente definibili, e che comunque al « partito dell'avventura» n.on si può attribuire lo stesso disegno dell'anno scorso, perché ne sono venilte meno le condizioni. Si deve pur distinguere fra l'anno scorso, quando il P,SU era all'offensiva, e quest'anno: il PSU, quando pone ora il problema della sua emargi11azione dalle giunte, è sulla difensiva, dà l'impressione acldirittura di lottare per la sopravvivenza, di ubbidire non alle esigenze di itn disegno politico, n1a ai richiami dell'istinto di conservazione. E si deve in pari ten1po prendere atto della gravità di questa crisi, quale che possa essere il suo esito pre-f e rial e: perché tutta la vicenda di qitest'ultimo anno dimostra che è difficilissimo, se non impossibile, addirittura, governare con i due partiti socialisti; ma oggi risulta che è ancor più difficile, forse veramente impossibile, governare con uno solo dei due partiti socialisti. . C'è ancora, naturalmente, fra i socialisti e fra le correnti di sinistra della DC, chi dice che sia possibile e necessario il bicolore DC-PSI, con I 6 Bibiiotecaginobianco
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