Nord e Sud - anno XVII - n. 127 - luglio 1970

Alfredo Testi di una profonda modificazione del quadro operativo degli enti locali minori, che non può non passare - tra l'altro - attraverso la riforma della finanza locale, la riforma delia burocrazia degli enti locali 12 , l'adozione di soluzioni organizzative di tipo comprensoriale: ci pare anzi legittimo ritenere che proprio dal riferimento ad uno schema del tipo di quello proposto potrebbero derivare elementi di contenuto più precisi per le riforme cui si è accennato. D'altra parte si otterrebbe il vantaggio di concentrare in una ridotta burocrazia regionale quelle funzioni che presentano una obiettiva esigenza di essere svolte tutte insieme, ed in forma coordinata ed interdipendente. Tali sono le attività di ricerca e previsione, di informazione, di animazione ed organizzazione della partecipazione, di negoziazione (ad esempio negli eventuali conflitti tra enti locali), di controllo. Attività che non potrebbero certamente essere svolte nell'ambito di assessorati di tipo tradizionale e che richiedono tutte la presenza di un notevole grado di iniziativa e capacità di proposta 13 • Si assicurerebbe anche il collegamento stabile ed istituzionalizzato tra l'attività di definizione del quadro degli interventi e l'attività preparatoria della produzione legislativa. Ci si porrebbe infine quanto meno nella prospettiva della costituzione di strutture « verticali » di intervento settoriale veramente funzionali ed efficienti. L'attività delle « agenzie », consistendo infatti nella produzione di beni e servizi la cui quantità deve essere commisurata agli obiettivi stabiliti nei piani operativi, può essere ispirata a criteri e assoggettata a giudizi di efficienza di tipo aziendale. Va osservato a questo riguardo che, tra l'altro, l'« efficienza» nel senso in cui comunemente la si intende, richiede l'operatività anche nella definizione dei propri fini ed obiettivi; e l'« agenzia» è in grado per le proprie caratteristiche di partecipare alla definizione dei propri fini molto più di qualsiasi ufficio amministrativo. Vorremmo ricordare da ultimo che soluzioni funzionali di questo tipo consentirebbero anche di risolvere il problema della separazione tra produzione e fornitura di servizi pubblici 14 • 12 Ad esempio, secondo i suggerimenti offerti dal disegno di legge della Regione siciliana, prima sommariamente citato. 13 Una trattazione generale dei problemi inerenti l'organizzazione amministrativa della programmazione regionale, in termini di natura degli enti ad essa preposti e dei loro rapporti reciproci, è contenuta in C. ABRAMS, Legislazione per la programmaz'ione regionale, in A. TESTI, Sviluppo e pianificazione regionale, Einaudi 1970, pp. 409-440. 14 Della questione delle differenti « economie di scala » fruibi_li nella produzione e nella fornitura dei singoli servizi pubblici si è già occupato su questa rivista A. Rao (vedi A. RAo, Il Dipartimento degli Affari Urbani, « Nord e Sud», feb32 Bibiiotecaginobianco

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