La Regione: sconfiggere Parkinson! però godere di completa autonomia tecnico-organizzativa ed amministrativa. Si otterrebbero così: - l'eliminazione delle interferenze politiche nell'attività amministrativa (l'autorità politica emanerebbe infatti delle « direttive » pubbliche consistenti nella specificazione settoriale ed operativa delle indicazioni dei programmi regionali, cui l'« agenzia » risponderebbe con l'elaborazione di programmi pubblici di attività per periodi determinati, da sottoporre all'approvazione dell'autorità politica); -- il superamento sia pure parziale delle difficoltà di funzionamento amn1inistrativo derivanti dall'attuale sistema di controlli che è divenuto di fatto paralizzante di qualsiasi attività, senza peraltro offrire alcuna garanzia di efficace controllo effettivo; - l'adozione di strutture operative improntate a criteri di buona organizzazione ed efficienza. Si noti inoltre che l'« agenzia» potrebbe, oltre a svolgere compiti specifici di esecuzione, fornire all'assessore le proprie capacità tecniche per assisterlo nella specificazione settoriale degli indirizzi generali di governo regionale e dei contenuti dei piani regionali 11 • 7. In definitiva, attraverso l'adozione di un modello organizzativo di questo tipo - che per necessità di spazio è stato molto sinteticamente esposto, ma che potrebbe comunque senza eccessiva difficoltà essere adeguatamente dettagliato - ci pare che si potrebb~ro ottenere molti vantaggi. Concentrando la produzione di molti beni e servizi pubblici in « agenzie » specializzate, si otterrebbe anzitutto il risultato di liberare c·omuni e Province dal compito di provvedere ad una serie di servizi che si rivelano sempre più nettamente esorbitanti dalle loro capacità finanziarie, dalle loro capacità tecniche e dalle loro capacità di controllo. Ed il vantaggio per le popolazioni locali sarebbe duplice: perché, oltre a poter contare su di una più efficiente fornitura di servizi pubblici, potrebbero anche contare su degli enti locali posti in grado di svolgere efficacemente le funzioni più strettamente burocratico-amministrative, in modo da soddisfare in maniera più diretta ìe esigenze amministrative del cittadino. Naturalmente, e sembra appena il caso di osservarlo, ques~o discorso 110n si pone in alternati,ra, ma anzi sollecita la prospettiva 11 Le « agenzie », ad esempio, potrebbero curare l'elaborazione dei « progetti sociali » e dei. « programmi di promozione » da inserire nei piani regionali, analogamente a quanto indicato dal Progetto 80. 31 B·bi iiotecag inobianco -
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