Alfredo Testi lo siano ampiamente, bisogna allora· riconoscere la necessità di porre il discorso i11 termini nuovi e alternativi rispetto alle esperienze finora condotte. E i capisaldi di un tale nuovo approccio a questi problemi potrebbero probabilmente essere· i seguenti. In primo luogo occorrerebbe applicare rigorosamente il dettato della Costituzione delegando in larghissima misura, ed ogniqualvolta possibile, alle Province ed ai Comuni l'esercizio di tutte le funzioni amministrative·, ed in particolare di quelle di natura più strettamente burocratica, liberando così sul nascere la Regione da questo tipo di adempimenti che rischierebbe di paralizzarne completamente l'attività e di privarla in pratica della possibilità di svolgere quei ruoli di iniziativa e di coordinamento che dovrebbero invece essere i suoi caratteri distintivi. Agli enti locali n1inori andrebbero quindi affidate tutte le attività, ad esempio, di certificazione e quelle di istruzione delle pratiche e dei provvedimenti, conducendoli fino alla base finale di adozione e di firma da parte dell'assessore competente (nei casi in cui il suo inter,,ento sia comunque necessario, e non sia cioè possibile delegare anche l'adozione del provvedimento finale). Naturalmente la realizzazione di un tale assetto richiede interventi di adeguamento qualitativo e di riorganizzazione dei quadri amministrativi locali, per cui l'esigenza della riforma burocratica si ripropone ma spostata ad un diverso livello. Diviene altresì necessario disciplinare adegt1atamente i rapporti finanziari tra Regioni ed enti locali minori, perché dal ricorso alla delega non derivi un ulteriore appesantimento delle situazioni finanziarie di Province e Comuni. In secondo luogo, a livello della Regione, andrebbe evitata la creazione di burocrazie di assessorato e andrebbe invece creata una snella struttura operativa, eventualmente inquadrabile come Segreteria Generale della Regione, caratterizzata da una forte organicità ed interdipendenza tra le sue varie parti e da schemi organizzativi ed operativi di- tipo « orizzontale ». A questa struttura organica andrebbero affidati i compiti di maggiore impegno e tt1tte quelle funzioni il cui svolgimento nell'ambito di organizzazioni di tipo burocratico si presenta estremamente problematico. Anzitutto viene in rilievo l'attività di elaborazione tecnica dei piani economici e territoriali, mediante il convogliamento e la fusione in un t1nico centro regionale di programmazione delle competenze in materia di programmazione economica (finora affidate ai CRPE) e di pianificazione urbanistica (fi11ora affidate ai Provvedi28 Bibiiotecag inobianco
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