Nord e Sud - anno XVII - n. 127 - luglio 1970

Alfredo Testi delle originali linee di riforma della attuale organizzazione burocratica della Regione siciliana. Esso però risulta a tal punto condizionato dalla situazione-limite detenninatasi in Sicilia - per quanto riguar.da le proporzioni assunte dall'apparato burocratico, il livello di inefficienza dei servizi ed il costo di questa n1acchina immensa e farraginosa 8 - che finisce per porsi essenzialmente obiettivi di « conte.nimento » e di razionalizzazione, riproducendo un modello di organizzazione burocratica fondata st1 divisioni verticali (le materie di competenza dei diversi assessorati) e rinunciando a porre sia pure soltanto le premesse per un modello di organizzazione di tipo alternativo. Non manca comunque chi ritiene che il disegno di legge non rappresenti altro che un « atto di fede » nella modifica degli atteggiamenti della e verso la burocrazia: ma se il disegno di legge sia troppo o troppo poco utopistico rispetto all'attuale situazione siciliana è difficile dire. Quello che invece più ci interessa è di giudicarlo nella più larga prospettiva delle soluzioni da adottare nelle Regioni a Statuto ordinario. 5. La domanda da porsi ci sembra, al riguardo, piuttosto la seguente: conviene nelle Regioni di nuova costitt1zione - ove ancora. non è operante quel tale circolo vizioso per cui a leggi antiquate e inefficaci corrisponde una cattiva organizzazione burocratica, che a sua volta condiziona i caratteri della nuova produzione legislativa - indirizzarsi verso l'adozione di un modello organizzativo che ricalchi le strutture verticali e gerarchizzate dell'amministrazione centrale? O non è per caso opportuno o necessario ispirarsi a criteri totalmente nuovi? Ci pare che già allo stato si possano individuare delle esigenze largamente avvertite e più o meno esplicitan1ente accolte in molti de·gli scritti e· delle dichiarazioni che movimenti politici o di opinione di diverso o,rientamento e loro esponenti, hanno recentein un disegno di legge di chiara ispirazione innovatrice, della lunga e sotto certi aspetti retriva casistica per la riserva di posti e preferenze nei pubblici concorsi (art. 38). · Va altresì notato che il disegno di legge non dice nulla sulle tecniche di cui dovrebbero avvalersi i « gruppi di lavoro» mentre non c'è dubbio che esse andrebbero adeguatamente definite per conferire maggiore concretezza al disegno proposto. Potrebbe tuttavia anche essere considerato un pregio del documento il non aver regolamentato in partenza questo aspetto, lasciando spazio all'inventiva spontanea ed all'acquisizione dei dati dell'esperienza. 8 Le spese dirette per retribuzione di personale (circa 6.000 dipendenti) hanno raggiunto la cifra di 28 miliardi, con un costo medio annuo per unità impiegata pari a circa 4 milioni e 700 mila lire. 26 Bibiiote·caginobianco

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