La Regione: sconfiggere Parkinson! I criteri informatori del disegno di legge ci pare possano essere molto sinteticamente così enunciati: - semplificazione notevole della scala gerarchica, riducendo le qualifiche per quanto riguarda i funzionari a tre soltanto ( direttore regionale, dirigente, ft1nzionario istruttore); a tali qualifiche si accederebbe direttamente dall'esterno mediante pubblici concorsi; · - sganciamento delle qualifiche dalla carriera, e mantenimento di una progressione di carattere esclusivamente economico; il funzionario potrebbe cioè, nell'ambito della propria qualifica, pervenire al « massimo economico » corrispondente alla qualifica medesim~, senza dovere attendere la disponibilità di un posto di qualifica superiore, eliminando così le cause delle attuali pressioni all'allargamento degli organici; - sostituzione dell'attuale pesante impalcatura gerarchica con unità operative più snelle, i « gruppi di lavoro », formati da un « dirigente » e da un nucleo di « funzionari istruttori » addetti al1' espletamento delle pratiche, con ampi poteri di firma degli atti procedurali. Attraverso il funzionamento di tali « gruppi di lavoro » (nell'ambito dei quali si dovrebbe pervenire a nuove forme - peraltro non specificate - di controllo e di coordinamento) si otterrebbe il risultato di responsabilizzare al massimo il funzionario e di semplificare considerevolmente l'iter burocratico, mediante la riduzione al minimo indispensabile degli interventi interni st1l medesimo atto ed il conferimento del potere di firma ai funzionari addetti all'istruttoria. Dovendo esprin1ere un giudizio sul disegno di legge i cui contenuti abbiamo, per motivi di spazio, così drasticamente sintetizzati, va ricon,osciuto che - a parte questioni particolari 7 - esso rappresenta un tentativo per molti aspetti coraggioso di individuare Mannino, Corallo, D'Acquisto, Natoli, Tepedino, Cagnes e Sallicano (rappresentanti di tutte le parti politiche). Sul disegno di legge, del quale si annuncia prossima la discussione presso l'Assemblea Regionale Siciliana, l'ISAP ha recentemente organizzato una tavola rotonda. Questo articolo tiene conto di quanto detto in quella sede e sviluppa alcune idee che chi scrive si limitò solo ad accennare. 7 Ad esempio, a proposito della definizione della responsabilità dell'impiegato verso l'Amministrazione (artt. 52 e 53 del disegno di legge) pare che non si faccia alcun conto dei condizionamenti esercitati dall'attuale sistema dei controlli amministrativi e della correlata esigenza di una sua profonda modifica, attraverso l'estensione del criterio del controllo preventivo all'esecutività degli atti: senza di che l'intento riformatore rischia di rimanere vanificato. Così ancora, a proposito dei criteri di ammissione all'impiego si ripropongono schemi del tut~o tradizionali e largamente inadeguati alle nuove esigenze per quanto riguarda i titoli di studio. Mentre appare francamente incomprensibile l'inclusione, 25 B-bi iiotecag inobianco
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